Alle miriadi di cose che è da oggi possibile fare nell’enorme “giardino murato” di Facebook, la piattaforma di Mark Zuckerberg che per sempre più persone è quasi sinonimo di Internet, si aggiunge ora anche la possibilità di ordinare pasti direttamente dalla app o dal sito web del social network. Tuttavia, come sottolineato anche da “The Verge” (www.theverge.com), il passo di Facebook è al massimo incrementale più che rivoluzionario: ben lungi dall’offrire un servizio diretto, che andrebbe a competere frontalmente contro giganti del settore come Seamless, la multinazionale di Zuckerberg ha deciso di aprire una partnership con piattaforme come GrubHub (che è una controllata di Seamless), Delivery.com, DoorDash, ChowNow e così via, nei fatti limitandosi a linkare i servizi connessi alle pagine Facebook dei locali o dei ristoranti che hanno attive collaborazioni aziendali con le piattaforme stesse. Un cambiamento, a livello tecnico, poco più che estetico, che si concretizza nell’apertura di un browser interno all’app piuttosto che di quello normalmente utilizzato dallo smartphone o dal tablet in questione, ma spesso le decisioni di acquisto, specialmente se dettate dalla fame o dalla praticità d’uso, possono essere influenzate in maniera rilevante anche da un tap in più o in meno ...
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