In un momento di tensioni sociali e politiche sulle questioni legate ai massicci flussi migratori degli ultimi anni, il Migranti Film Festival, rassegna cinematografica che rivolge una particolare attenzione proprio ai fenomeni migratori, vuole raccontare ai cittadini di Bra e non le esperienze e i fenomeni che caratterizzano la vita dei migranti, ma anche le loro tradizioni, la loro cultura e i loro sogni, tutto attraverso l’arte. Organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (www.unisg.it), in collaborazione con Slow Food e Asbar (Associazione Senegalese Bra Alba Roero e Langhe), ripropone cinque dei film in cinque diverse serate, al Migranti Film Festival Rewind (dal 2 al 23 novembre e il 14 dicembre).
La selezione di film è composta da “El costo humano de los agrotoxicos” di Pablo Ernesto Piovano, dall’Argentina, e “Il futuro è troppo grande” di Giusy Buccheri e Michele Citoni, italiani; “Sueños Americanos” di Josue Oropeza, dal Messico, ed ancora “A bitter story” di Francesca Bono (Italia), “Sightseeing” di David Burbas (Ungheria) e “Peace. Please” di Tina Lagler e Blaž Miklič, dalla Slovenia. Il tutto accompagnato da momenti di incontro e degustazione di specialità gastronomiche tipiche, con diverse comunità di origine straniera presenti e attive sul territorio braidese, come quella indiana, quella rumena, senegalese, albanese e tunisina.
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