“Cucina e vino di qualità”: parole semplici dietro le quali si apre un panorama di eccellenze e realtà imprenditoriali essenziali per l’economia del Paese. Ecco il tema della seconda edizione della “Settimana della cucina italiana nel mondo” che, dal 20 al 26 novembre, darà a queste realtà una vetrina esclusiva in 110 rappresentanze diplomatiche italiane. Scopo principale della manifestazione, che si colloca nel cammino aperto con Expo 2015, è la promozione dell’agroalimentare made in Italy.
La Settimana, presentata oggi a Villa Madama, si articolerà in 1.000 appuntamenti, 200 eventi promozionali e commerciali, 150 incontri con chef, show cooking, corsi di cucina e masterclass, oltre 120 tra conferenze, seminari e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana e oltre 170 degustazioni e cene a tema.
Qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità: queste le parole d’ordine e i tratti distintivi dell’enogastronomia italiana con la cucina che può fare da volano anche ad altri settori trainanti dell’economia, primo tra tutti quello del turismo, con la promozione di itinerari gastronomici e culturali che offrano ai tour operator internazionali mete ancora poco conosciute, ma ricche di suggestioni per chi sia interessato ad un turismo attento alle tradizioni, all’ambiente e alla sostenibilità.
A patrocinare l’evento il Ministero degli Affari Esteri, in partnership con Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Beni Culturali e Turismo, Ice, Enit e realtà come Federvini, Federdoc, Unione Italiana Vini e il Consorzio del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene Docg, gli Ambasciatori del Gusto, la Federazione Italiana Cuochi tra gli altri, oltre a scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati e operatori del settore enogastronomico e del design (https://goo.gl/i2tUSp).
“Un’iniziativa che mette la diplomazia economica al servizio dell’eccellenza dei prodotti italiani - ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano - noi siamo la superpotenza della bellezza, della cultura, del gusto, del design e della cucina. Per noi promuovere il brand Italia nell’’insieme è una missione. Il settore agroalimentare italiano vale 132 miliardi di euro, l’export quasi 40. L’obiettivo, grazie anche alla Settimana della cucina italiana nel mondo, è raggiungere 50 miliardi entro il 2020. Obiettivo ambizioso ma noi abbiamo già 68 prodotti tra i più venduti al mondo, 16 del nostro agroalimentare leader assoluti. E la settimana della cucina italiana - ha aggiunto Alfano - sarà lo scrigno per promuovere all’Unesco l’arte dei pizzaioli napoletani, in votazione a breve a Seul e i paesaggi delle colline di Conegliano, in gara il prossimo anno”. E, tra gli assi portanti di questa edizione, anche il sostegno alle produzioni tipiche delle Regioni colpite dal terremoto.
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