Nel weekend del black friday hanno deciso di fare acquisti il 54% degli italiani, sotto la spinta delle promozioni e delle iniziative vantaggiose proposte da negozi, mercati e web: nello specifico, il 24% degli italiani comprerà solo in negozi, supermercati e mercati, il 17% solo online ed il 13% sia sul web che nel dettaglio tradizionale. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè, presentata a Napoli, dove domani, nel black friday della tavola con 10.000 contadini, l’associazione agricola svelerà il nuovo censimento del patrimonio enogastronomico nazionale, in vista dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo proclamato nel 2018: ai raggi X per dimensioni e caratteristiche tutti i diversi tipi di pane, pasta, formaggi, salumi, conserve, frutta e verdura, dolci e liquori tradizionali che compongono il patrimonio enogastronomico nazionale, classificati per regione e tipologia, con gli esempi più curiosi, più rari, più antichi, più ricchi di proprietà salutistiche nella più ampia esposizione della variegata offerta territoriale mai realizzata prima.
Anche se si tratta di una iniziativa nordamericana nata già negli anni Sessanta, ultimamente si sono moltiplicate anche in Italia le promozioni commerciali, dal web ai grandi gruppi, fino ai mercati contadini. La tendenza nazionale non è però quella di concentrare le offerte in 24 ore ma di spalmarle durante l’intero week end. Tra gli acquisti più gettonati tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.
L’appuntamento è a Napoli, ma anche sui social, con l’hashtag #STOCOICONTADINI, l’occasione, reale o virtuale, per scoprire la Fattoria italiana, dalla mastodontica bufala alla rarissima mucca agerolese e alla storica podolica, dal cavallo napoletano all’asino di Martina Franca famoso per essere la più grande razza italiana del mansueto animale, dalla pecora bagnolese dal manto bianco chiazzato di scuro lungo il dorso all’antico maiale nero casertano protagonista in molte sculture e affreschi di epoca romana e oche, anatre, conigli e galline che animano la campagna.
Ci sarà anche un agriasilo, dove i bambini possono imparare a mungere gli animali, cavalcare asini e riconoscere l’olio, lezioni nell’area orti e giardini con il tutor, gli antichi mestieri dei nonni, lo spazio dell’economia domestica e dell’agricosmetica con i frutti della terra e quello sportivo, in collaborazione con il Coni, ma anche i trattori storici e quelli dell’ultima generazione. Infine uno spazio dedicato al villaggio delle idee con i giovani che discuteranno sul tema cibo e immigrazione in collaborazione con l’Università di Pollenzo e gli studenti dell’Istituto Alberghiero che animeranno l’intera area in cui sono previste le presenze di esponenti Istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi ed artisti.
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