Rivivere la storia, la cultura e l’arte del Regno delle Due Sicilie, tra Settecento ed Ottocento, partendo dall’ottica della ricca gastronomia napoletana dell’epoca dei Borbone, promuovendola. Lo farà “La tavola del Re: la cucina tra Carlo III e Ferdinando I di Borbone”, alla Reggia di Caserta il 16 dicembre e il 17 dicembre, un evento promosso dal Ministero dei Beni Culturali e Invitalia per Mumex-Poli Museali di eccellenza nel Mezzogiorno, progetto che dal 2008 promuove investimenti per la tutela e la valorizzazione di alcune eccellenze museali del Sud (quasi 200 interventi progettati per un valore complessivo di circa 130 milioni di euro). Attraverso letture, proiezioni, show cooking, interviste impossibili a cuochi dell’epoca e musiche dal vivo, gli spettatori saranno condotti dall’esperto di cucina storica Fabrizio Mangoni, in un viaggio nella storia attraverso il cibo, che si conclude con l’assaggio di alcune delle pietanze realizzate secondo le ricette di Vincenzo Corrado, grande gastronomo nonché uno dei maggiori cuochi che si distinsero all’epoca, nella variegata realtà della corte nobiliare partenopea. I piatti prediletti? Dai pomodori in crocchette e all’italiana ai timballo Scammaro e Pompadour.
La narrazione de “La tavola del Re” si dividerà in tre parti: L’antefatto - Cucina e Politica. La cucina francese sbarca alla corte di Spagna, Carlo III - Assaggi di un Regno. La riorganizzazione dell’Officio di Bocca e le trasformazioni della campagna, e Ferdinando I - La cucina reale si napoletanizza. Cuochi napoletani e piatti popolari.
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