Dalle stelle Michelin ai likes sui social: fare lo chef ormai non è solo più un mestiere strettamente legato alla cucina dei grandi ristoranti, ma si tratta di un vero e proprio lavoro sotto ai riflettori. Cuochi di grande fama, come il bistellato Antonino Cannavacciuolo e lo stellato Carlo Cracco, o l’eclettico Chef Rubio, non devono il loro successo solo alla maestria in cucina o alla bontà dei loro piatti, ma anche al successo che hanno raggiunto col grande pubblico grazie a programmi tv e ai loro profili Facebook, Instagram e Twitter. La classifica dei “Top Social Influencer” 2018 di Blogmeter (www.blogmeter.it), azienda di social media intelligence, ha monitorato l’attività di diversi chef in termini di “performance social”, e ha incoronato proprio Cannavacciuolo, giudice “buono” di Masterchef Italia, re dei cuochi digitali. Lo chef del Villa Crespi ad Orta San Giulio, deve il suo primato soprattutto al suo profilo Instagram, dove vanta 1,2 milioni di follower (su Facebook sono quasi 1 milione e mezzo, su Twitter 242.000) e genera l’80% del totale delle interazioni, nonostante sia meno attivo rispetto ai colleghi, cioè posti contenuti con meno frequenza.
Alessandro Borghese è al secondo posto: il presentatore/giudice della gara televisiva “Quattro ristoranti” e della competizione tra cucine regionali “Cuochi d’Italia” (insieme a Gennaro Esposito e Cristiano Tomei), ha 506.000 seguaci su Instagram, 783.000 su Facebook e 163.000 su Twitter. Borghese, definito il nuovo “sex symbol 2.0”, nel suo canale Instagram promuove con commenti e ritratti fotografici i programmi su Sky Uno di cui è protagonista e conquista il popolo social con la sua ironia.
Sul gradino più basso del podio c’è un altro giudice di Masterchef, l’unico a non essere un vero e proprio chef: Joe Bastianich. L’imprenditore italo-americano condivide, maggiormente si Instagram, foto che lo ritraggono spesso con gli altri giudici del programma di cucina tra i più amati del mondo, cioè Bruno Barbieri (al quarto posto in classifica), lo chef italiano che ha raggiunto ben 7 stelle Michelin in tutta la sua carriera, il più stellato d’Italia, e la new entrydel programma, la stellata Antonia Klugmann. Quinto in classifica lo chef rugbista Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, arrivato alla fama grazie al programma “Unti e Bisunti”.
Numeri di follower e likes a parte, la ricetta di ogni chef della classifica è la stessa: la loro passione per la cucina, il loro lavoro, che passa dalla televisione con i programmi di cucina (ormai tantissimi) e che condividono, insieme a stralci di vita privata, facendo crescere a dismisura i seguaci.
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