L’ondata di gelo arrivata in Italia con Burian non sembra voler migliorare, con nevicate e gelate sparse in tutto il territorio italiano. E i danni alle campagne, già stimati a 400 milioni di euro dall’Alleanza delle Cooperative Alimentari per la situazione critica negli orti, negli uliveti e nelle vigne in cui gli agricoltori sono ricorsi a teli e torce termiche per evitare temperature eccessivamente basse, e nelle stalle dove gli allevatori hanno preso misure preventive come coperte per i vitellini e acqua riscaldata negli abbeveratoi, vanno ad aggiungersi a quelli stimati dalla Coldiretti del 2017.
L’agricoltura è l’unico settore, infatti, che ha fatto registrare un calo del valore aggiunto, pari al 4,4%, a causa del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne. La siccità straordinaria dell’anno appena concluso, spesso seguita da violenti nubifragi a macchia di leopardo, ha portato la stima di danni nei campi sopra ai 2 miliardi di euro nel 2017. Gli effetti si sono fatti sentire sulle principali produzioni del Paese, dal crollo del 23% della produzione di mele all’addio ad una bottiglia di vino su quattro, anche se la qualità è risultata buona, ma anche una produzione di olio in calo dell’11% rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio.
Un quadro per niente positivo quello della Coldiretti sulla situazione dell’agricoltura italiana che, sempre secondo le prime stime dell’associazione, vede il 20% del raccolto di ortaggi di stagione danneggiato da neve e gelo, che ha colpito duramente anche serre, alberi da frutto e la pesca.
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