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OSCAR DELLA CUCINA

A Parigi, il 18 febbraio, i primi “World Restaurant Awards”: tanta Italia tra le nomination

In corsa anche Niko Romito, Antonia Klugman e Pino Cuttaia. Tra le categorie anche lo Chef senza Tatuaggi

Prima fu la Michelin, la guida delle guide, l’unica, a livello internazionale, capace di decretare il successo di un ristorante, con le sue stelle ambite dagli chef di tutto il mondo, poi arrivò la “50 Best Restaurant”, a mettere in fila i cuochi più bravi, con le recenti soddisfazioni per l’Italia, con Massimo Bottura, dal sapore di rivalsa sulla rossa francese, adesso il pallino torna proprio ai cugini d’Oltralpe, che si apprestano ad ospitare i primi “World Restaurant Awards, che gli organizzatori stessi non esitano a definire gli “Oscar della cucina”. L’appuntamento è a Parigi, per il 18 febbraio, ma, come racconta l’edizione online de “La Repubblica”, la “produzione” è americana (Img) e la “regia” è italo-irlandese, visto che dietro ci sono l’esperto di food Andrea Petrini ed il giornalista e organizzatore di eventi Joe Warwick. Le categorie, però, rivelano un approccio tutt’altro che rigido, il che non vuol dire che non sia serio: accanto a Classici Durevoli (ristoranti che esistono da decenni e sono sempre validi) e Novità dell’anno (appena aperti) troviamo ad esempio Pensiero Etico e Pensiero Originale, che premiano le attività attente a tematiche sociali e ambientali, ed i locali gestiti con concetti innovativi e inediti. E ancora, Specialità della Casa, al piatto più rappresentativo di un locale, Destinazioni fuori mano, per gli indirizzi che si trovano, appunto, fuori mano, Carrello dell’anno, per servizi al carrello (dim sum, bolliti, formaggi, dolci), ma anche categorie più spiritose, come Chef senza Tatuaggi o Cucina senza Pinzette.
Tanti gli italiani in gara, compresi ristoranti e chef meno noti al grande pubblico, ma non per questo meno meritevoli. Per i Classici Durevoli (Enduring Classics), Il Lugo di Aimo e Nadia, due stelle di Milano, e Caffè Sicilia, la pasticceria-bistrot di Corrado Assenza a Noto. Tra le Novità dell’Anno Da Gorini, in provincia di Forlì-Cesena, per il Pensiero Etico ci sono La Lanterna di Diogene, in provincia di Modena, e da S’Apposentu, stellato sardo. La Margherita Sbagliata di Franco Pepe (Pepe in Grani), corre per la Specialità della Casa, insieme alla Cacio e Pepe in vescica di maiale del Lido 84 di Gardone Riviera da Riccardo Camanini. Per l’impostazione avanzata della cantina (Forward Drinking), c’è la Trattoria da Cesare al Casaletto di Roma, mentre le tre mete italiane che vale la pena di raggiungere sono La Madia di Pino Cuttaia a Licata (Agrigento), L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio e il Reale Casadonna, tre stelle in Abruzzo con Niko Romito, in corsa anche nella categoria Pensiero Originale. Chiude la lista delle nomination italiane Retrobottega, a Roma, tra i posti dove si può andare anche senza prenotare.

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