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CIBO E SOLIDARIETÀ

1.200 chili di alimenti raccolti per gli indigenti a Roma, l’iniziativa di don Antonio Pompili

La storia del parroco della chiesa San Martino I Papa, nel centro della Capitale, grazie ad una partnership con un supermercato
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1.200 chili di cibo raccolti per gli indigenti a Roma, l’iniziativa di don Antonio Pompili

Quando si parla di solidarietà e di sostegno a chi è in difficoltà, oltre a “commuoversi, bisogna muoversi”, ripete spesso Don Luigi Ciotti. E a muoversi, in questo caso, è stato don Antonio Pompili, parroco della chiesa di San Martino I Papa, nella centrale zona di San Giovanni a Roma, che ha prima aperto un centro di ascolto Caritas e poi creato una partnership con un supermercato della zona, riuscendo a raccogliere oltre 1.200 chili tra prodotti alimentari e articoli per i più bisognosi (spesso italiani).
Tutto è iniziato con l’insediamento di don Antonio Pompili nella Chiesa di San Martino I Papa, nel 2011. Il neo parroco aprì un centro Caritas per offrire assistenza ai poveri, rendendo disponibili alcuni locali parrocchiali. “Sebbene la zona di San Giovanni sia centrale e più fortunata di altre - spiega don Pompili - non mancano casi di indigenza, situazioni di “periferia”, per usare un termine caro a Papa Francesco, dal punto di vista esistenziale. Parliamo di famiglie o singole persone, prevalentemente italiane, che non hanno sufficienti mezzi per acquistare prodotti alimentari, ma anche persone che vivono in solitudine o affrontano le più diverse forme di disagio”.
Il parroco ha poi stretto un rapporto di collaborazione col vicino supermercato Tigre. Ogni primo lunedì del mese i volontari del centro Caritas si recano al supermarket e comprano alcuni prodotti di prima necessità per le famiglie in difficoltà(pasta, legumi, pannolini, omogeneizzati, carne in scatola, olio…). In un solo giorno, grazie alla generosità dell’intera comunità (decine di clienti del supermercato regalano parte della propria spesa), vengono raccolti oltre 100 kg di prodotti alimentari (1.200 nell’anno solare), riuniti dai volontari e portati nella dispensa della sala parrocchiale, dove vengono conservati e poi distribuiti settimanalmente, con pacchi completi, ad oltre venti famiglie bisognose.
“Prima bussavano alla nostra porta molti extracomunitari, oggi sono prevalentemente italiani in grandi difficoltà economiche - sottolinea una collaboratrice del gruppo Caritas parrocchiale - a inizio mese ad ogni messa ricordiamo della nostra raccolta alimentare solidale. Sui volantini che diffondiamo chiediamo gli alimenti o i prodotti strettamente necessari alle famiglie bisognose. Riusciamo persino ad assicurare una bottiglia d’olio d’oliva al mese ad ogni persona che ce la chiede”.
A questo servizio di distribuzione si affianca, con scadenza settimanale, il servizio di ascolto vero e proprio: uno “sportello” dove chiunque può avvicinarsi per parlare delle sue difficoltà e dei suoi bisogni e trovare attento e caritatevole ascolto, sostegno morale, assistenza e concreto aiuto (laddove è possibile) e, se necessario, anche consulenza psicologica, grazie all’interazione con il “Centro per la Famiglia” operante in Parrocchia.

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