Da qualche giorno sui quotidiani italiani si fa un gran parlare dell’interesse del gruppo francese Lactalis, che negli anni in Italia ha acquisito marchi come Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori, per la Nuova Castelli, 460 milioni di euro di giro d’affari nel 2018 e leader nell’export dei grandi formaggi Dop italiani, a partire dal Parmigiano Reggiano, lanciando un messaggio, condiviso dalle associazioni di categoria (Coldiretti su tutti) e dal Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, a dir poco allarmante, che racconta una denominazione sotto attacco. Eppure, in tanti altri settori, a partire proprio da quello a cui dedichiamo buona parte del nostro lavoro, ossia il vino, gli investimenti stranieri sono accolti con ben altro spirito, ben consapevoli che una grande denominazione, che si chiami Brunello di Montalcino o Parmigiano Reggiano, è essa stessa garanzia di qualità e di italianità, e chiunque decida di investirvi lo fa proprio per il valore aggiunto che certe produzioni possono garantire, ma sempre e comunque nel connubio con i propri territori di produzione. Presupposti che, non si capisce bene perché, ma non sembrano bastare a rasserenare gli animi e rassicurare non solo il mondo produttivo, ma anche, e soprattutto, quello della carta stampata. Che, però, in questo slancio di patriottismo caseario, pare essersi dimenticata (anche se leggendo gli articoli non è così) che la Nuova Castelli è già da anni in mani straniere, per la precisione quelle del fondo inglese Charterhouse Capital.
In un contesto del genere, allora, diventa quasi doverosa la puntualizzazione del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, che ha voluto rassicurare i consumatori sulla provenienza e l’autenticità della DOP: il Parmigiano Reggiano è un prodotto a Denominazione di Origine Protetta con un disciplinare riconosciuto e tutelato a livello europeo. Il disciplinare stabilische che il Parmigiano Reggiano possa essere prodotto solo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po. “Se da una parte, da italiani, vorremmo che il business rimanesse 100% italiano, dall’altra l’interessamento di Lactalis testimonia la buona salute della nostra filiera e l’attrattività economico-finanziaria che è in grado di esercitare a livello internazionale. Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è la DOP italiana con il più alto valore alla produzione, il giro d’affari è stato pari a 1,4 miliardi di euro nel 2018, un giro d’affari al consumo di 2,4 miliardi di euro e una quota export che è arrivata a toccare il 40%”, ha commentato Nicola Bertinelli.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024