Se l’evoluzione dei prezzi dei fine wine, in questi ultimi anni, è stata a dir poco spettacolare, tanto da diventare un investimento più solido e remunerativo dell’oro, la tendenza coinvolge un po’ tutto il vino, specie sul mercato Usa, come racconta l’analisi sui prezzi medi di Wine Searcher, che offre un quadro a suo modo sorprendente, ma da prendere assolutamente con le pinze in quanto a parzialità. I numeri della piattaforma, infatti, sono prodotti da decine di migliaia di utenti in tutto il mondo, e raccontano una crescita eccezionale: il prezzo medio, calcolato sulla media di tutti i vini presenti in database (da 20 anni fa ad oggi) e su tutti i mercati, ha raggiunto i 51 dollari a bottiglia, dai 35,50 dollari del 2014. Un vero e proprio boom, che nulla ha a che fare con l’inflazione, che in Usa ad esempio è cresciuta dell’8% dal 2014 ad oggi (dato dell’US Bureau of Labor Statistics), il che vorrebbe dire un prezzo, oggi, di 36,72 dollari a bottiglia, mentre a maggio ha toccato i 73,50 dollari. Un incremento registrato soprattutto nell’ultimo anno: nel 2015 il prezzo medio era di 40,60 dollari a bottiglia, nel 2018 53,30 dollari, fino al salto di oltre 20 dollari negli ultimi 12 mesi.
Anche altri mercati hanno fatto segnare crescite straordinarie, sempre in base ai dati di Wine Searcher, a partire dalla Gran Bretagna, che però partiva da valori ben superiori: 64,75 dollari nel 2014, diventati 69,80 nel 2015, 73,60 nel 2016 e nel 2017 e balzati fino ai 90,10 dollari del 2018, con un ulteriore salto a 113 dollari a bottiglia nel 2019, pari ad una crescita del 57% in soli sei anni. Decisamente più contenuta la crescita dei prezzi resto d’Europa, quella continentale e produttiva, dove non c’è il peso delle accise: qui nel 2014 il prezzo medio era di 41,90 dollari a bottiglia, sceso addirittura a 40,60 dollari nel 2015, per poi rimbalzare a 44,40 nel 2016, raggiungere i 47 dollari nel 2017 e crescere fino ai 54,dollari nel 2018, diventati 59,65 nel 2019. Più spettacolari i livelli registrati ad Hong Kong, che partivano già da una media altissima: 97,75 dollari nel 2014, poi 114,25 nel 2015, 116,80 nel 2016, 128, 20 nel 2017, 141 nel 2018 e addirittura 165 dollari a bottiglia nel 2019, che fanno di Hong Kong il mercato più costoso al mondo. L’Australia, infine, ricalca dinamiche simili a quelle dell’Europa: una bottiglia nel 2014 costava 43 dollari, diventati 47 nel 2015, 53,30 nel 2016 e ben 69,80 nel 2017, per raggiungere il record di 77,50 dollari a bottiglia nel 2018 e scendere fino ai 71,10 dollari del 2019.
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