Nel 2018, il commercio agroalimentare dell’Ue ha raggiunto un valore di 254 miliardi di euro: 138 miliardi di euro di esportazioni e 116 miliardi di euro di importazioni, riconfermando ancora una volta l’Unione Europea come il maggiore esportatore globale e ora il secondo (in precedenza il primo) importatore di prodotti agroalimentari. Che, come conferma il rapporto “Agri-food Trade in 2018” della Commissione Europea, hanno rappresentato una quota solida del 7% del valore delle merci totali dell’Ue esportate nel 2018, un ulteriore contributo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita nel settore agroalimentare europeo.
Tra le Indicazioni Geografiche, i vini hanno continuato a fare da traino al paniere di prodotti esportati, e il loro valore è aumentato del +2,4% sul 2017. Seguono gli spirits e i liquori al secondo posto, registrando il più alto aumento (del +5,5% in valore) tra tutti i prodotti agroalimentari esportati. Per quanto riguarda i rapporti commerciali reciproci (import-export) dell’Ue con i partner commerciali, al primo posto si riconfermano gli Stati Uniti, con il 16% dell’export agroalimentare Ue (con il beverage che rappresenta il 49%, con una quota del vino che pesa per il 20% delle spedizioni europee Oltreoceano), e al secondo posto la Cina con l’8,1%, ma con la quota del vino, nonostante un calo del 13%, saldamente al 13%. Il commercio agroalimentare con il Brasile e il Giappone ha un flusso più unidirezionale: il Brasile è la principale origine per le importazioni agroalimentari dell’Ue, mentre il Giappone è una delle principali destinazioni di esportazione per l’Ue.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024