Il caffè, in Italia, vale 4 miliardi di euro all’anno (di cui 1,35 dall’export). E l’espresso, simbolo del bere caffè all’italiana e inizio della giornata per milioni di italiani, ha il suo campione mondiale che, non a caso, è italiano, il giovane Stefano Cervini, che ha trionfato nella fase internazionale dell’Espresso Italiano Champion 2019, la gara più attesa dai professionisti del settore, promossa dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) a Fiera Milano, ad Host, la fiera dedicata all’ospitalità di scena a Milano, dove Cervini ha superato Anita Fava (Regno Unito), Satoshi Miyanishi (Giappone), Chiu Hsiu Kuei (Taiwan), i migliori delle competizioni nei Paesi di appartenenza.
Classe 1999, di Bologna, barista da quando ha 15 anni e campione italiano in carica alle selezioni nazionali all’Espresso Italiano Champion 2019 lo scorso giugno, Cevenini ha le idee molto chiare sul caffè perfetto: “la ricetta migliore per l’espresso italiano è una miscela bilanciata che sappia rendere una tazzina complessa nei profumi e rotonda al palato, seguendo la tradizione di 25 ml in 25 secondi. Io ho lavorato molto sulla temperatura della macchina, ottenere un espresso rotondo ed equilibrato tra acidità e amaro. L’espresso perfetto deve essere così potente da estraniarvi dal mondo reale, attivare un viaggio mentale e sensoriale”.
Un primato che impreziosisce il ruolo dell’Italia nel business mondiale del caffè: il Belpaese rappresenta il terzo Paese al mondo (dopo la Germania e Belgio) per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme.
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