Dopo un 2018 decisamente abbondante, che ha visto una produzione di vino a livello mondiale di 292 milioni di ettolitri, la vendemmia 2019 dovrebbe portare ad una produzione decisamente più bassa, tra i 258 ed i 267 milioni di ettolitri (esclusi succhi e mosti): ecco le stime, presentate oggi a Parigi, dell’Organizzazione Mondiale della Vigna e del Vino (Oiv). Che sottolinea come, nonostante un calo del 10% sul 2018, il livello di produzione 2019 sia nella media del periodo 2007-2016. Con differenze da zona a zona. Nell’Unione Europea, la produzione di vino 2019 ha risentito fortemente delle condizioni climatiche avverse, dalle gelate alla siccità, risultando inferiore alla media. Il volume di produzione, stimato in 156,0 milioni di ettolitri (ossia il 60% della produzione mondiale), è inferiore del 15% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un significativo calo di 26,7 milioni di ettolitri sulla produzione 2018 (182,7 milioni di ettolitri).
Si registra una flessione del 15% in Italia e in Francia (con rispettivamente 46,6 milioni di ettolitri e 41,9 milioni di ettolitri) e del 24% in Spagna (con 34,3 milioni di ettolitri). Un calo dovuto principalmente alle condizioni climatiche instabili, in particolare a una primavera molto fredda e piovosa seguita da un’estate estremamente calda e secca. Questa contrazione rispetto al 2018 è stata registrata nella maggior parte dei paesi Ue. Tuttavia, mentre in Italia, Francia e Spagna (che complessivamente rappresentano l’80% dei volumi Ue) la produzione è inferiore non solo al 2018, ma anche alla media degli ultimi cinque anni, spiega l’Oiv, in altri paesi quali Germania (9,0 milioni di ettolitri, -12% sul 2018), Austria (2,6 milioni di ettolitri, -4% sul 2018), Romania (4,9 milioni di ettolitri, -4% sul 2018) e Ungheria (3,2 milioni di ettolitri, -6% sul 2018), si osservano livelli di produzione in linea o persino superiori alle rispettive medie quinquennali. Il Portogallo, con 6,7 milioni di ettolitri nel 2019, è il solo paese Ue con una produzione di vino maggiore rispetto all’anno precedente (+10% sul 2018) e superiore alla media degli ultimi cinque anni (+4%).
Nei Paesi extra Ue, invece, cresce la produzione in Russia (6,0 milioni di ettolitri, +7% sul 2018) e in Georgia (1,8 milioni di ettolitri, +1% sul 2018), mentre sebbene inferiore a quello dell’anno precedente, il volume prodotto in Svizzera (1,1 milioni di ettolitri, -6% sul 2018) è maggiore del 10% rispetto alla media registrata nel periodo 2014-2018.
Tra i maggiori produttori dell’emisfero Nord, ancora, gli Stati Uniti d’America, che rappresentano circa il 12% della produzione dell’emisfero boreale, con una stima preliminare di 23,6 milioni di ettolitri di vino prodotto (-1% sul 2018), registrerebbero un alto livello di produzione per il quarto anno consecutivo.
Nell’emisfero Sud, la vendemmia si è conclusa agli inizi del 2019, con una produzione di vino generalmente inferiore a quella dell’anno precedente, ma complessivamente in linea con la media quinquennale, e che rappresenta circa il 20% della produzione mondiale. In Argentina, la produzione di vino 2019 si attesterà probabilmente sui 13 milioni di ettolitri (-10% sul 2018). Il Cile, con 11,9 milioni di ettolitri, registra un calo del 7% rispetto al 2018 e un aumento dell’8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
In Brasile, dopo due anni consecutivi di produzioni superiori ai 3 milioni di ettolitri, il volume della produzione di vino stimata è di 2,9 milioni di ettolitri, superiore di oltre il 10% rispetto alla sua media quinquennale.
In Sudafrica, dove il raccolto ha risentito fortemente della siccità, la produzione di vino è stimata in 9,7 milioni di ettolitri (-9% rispetto alla media quinquennale).
In Oceania, l’Australia registra una leggera flessione del volume della produzione di vino, stimato in 12,5 milioni di ettolitri (-3% rispetto al 2018), mentre la Nuova Zelanda dovrebbe toccare i 3 milioni di ettolitri (-1% sul 2018).
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