Tutelare i prodotti alimentari italiani nel mondo difendendone la peculiarità e l’originalità e supportare le attività dei ristoranti, delle pizzerie e delle gelaterie tricolori all’estero combattendo con strumenti legislativi moderni ogni forma di contraffazione, così da porre un argine al fenomeno dell’italian sounding: è l’intento di un emendamento alla legge di Bilancio che sarà presentato dal senatore di Forza Italia, Raffaele Fantetti, e che raccoglie l’appoggio della Fipe, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. “I ristoratori italiani che lavorano all’estero - ha commentato Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe - sono veri e propri ambasciatori del nostro Paese nel mondo. Per questo il ristorante italiano deve diventare sinonimo di qualità, non solo per i prodotti che offre. Secondo le nostre stime, nel mondo esistono circa 60.000 ristoranti che si autodefiniscono italiani. Di questi, solo 1 su 6 lo è davvero, e soltanto 2.200 sono riconosciuti ufficialmente come tali. Per il resto, ci troviamo davanti a imprenditori che sfruttano il prestigio di cui gode la cucina italiana e sempre più spesso anche i marchi dei locali più famosi, per racimolare qualche cliente in più: un problema su cui bisogna intervenire in maniera decisa. I ristoranti possono e devono diventare un argine formidabile contro l’italian sounding”.
L’emendamento prevede inoltre la nascita di un Comitato formato da diverse figure istituzionali, che assicuri l’attestazione distintiva per ristoranti, pizzerie e gelaterie italiane all’estero, promuova le azioni legali a tutela dei prodotti alimentari, interagisca con le scuole di cucina, stipuli accordi per la fornitura di prodotti realmente Doc, Dop, Docg e Igp e assegni i riconoscimenti di qualità ai locali nostrani nell’ambito degli Stati generali della Ristorazione italiana nel mondo. “La cucina italiana è la più rinomata al mondo - riprende Cursano - e, come è ovvio, tutti provano a copiare dai migliori. Dobbiamo reagire e dobbiamo farlo ora: bisogna creare una banca dati che censisca i ristoranti, le pizzerie e le gelaterie italiane e diventi una garanzia di qualità per i consumatori. L’italian sounding va combattuto a tutti i livelli, sia quello dei prodotti, che quello dei marchi. Per questo è importante costituire un Comitato di esperti che si occupi anche di promuovere le azioni legali, come previsto dall’emendamento Fantetti”.
“Nella tutela dei nostri prodotti dal cosiddetto “italian sounding” - ha spiegato Fantetti in una conferenza stampa a palazzo Madama - c’è un problema di efficacia della norma. Riconoscerla a livello legislativo vuol dire invece prevenire le truffe e i tentativi di imitazione. Per renderla realmente concreta dobbiamo puntare alla collaborazione con i Paesi dell’Ocse, avendo come faro la difesa dell’interesse italiano”. Nella lotta contro il “parmesan” o la “tozzarella”, conclude Fantetti, “saranno a disposizione 4,5 milioni di euro nel triennio 2020-2022 che attualmente sono congelati per motivi legali in un apposito fondo del Ministero delle politiche agricole”.
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