Il regalo enogastronomico, a detta di molte indagini e ricerche, è uno dei più gettonati, con bottiglie di vino, spumante, dolci, formaggi e salumi che ogni anno vengono scelti come doni per le festività di natale. Ma è anche il più “riciclato”. A dirlo una ricerca del Centro Studi di Confcooperative, secondo cui gli italiani che quest’anno riutilizzeranno i regali ricevuti per fare a loro volta dei doni, magari in vista della fine dell’anno e dell’Epifania, saranno 23 milioni, 2 in più del 2018, per un valore economico di ben 3,3 miliardi di euro, mezzo miliardo di euro in più dell’anno scorso. E tra i regali più “riciclati” primeggiano i generi alimentari per il 45% (vini, spumanti e dolci, su tutti, e tra questi, in primis, panettoni, pandori e torroni), prima di abbigliamento e cosmesi per il 30% (sciarpe, guanti, cappelli, cosmetici e profumi) e dei libri, per il 25%. Inoltre, dallo studio, emerge come il “regifting”, come viene definito il fenomeno, abbia forme variegate: 5 su 10 ricicleranno i doni ricevuti regalandoli ad altri, 3 su 10 quanti renderanno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere mentre 2 su 10 proveranno a rivendere i regali sui canali online.
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