Il tabù sul vino, vietato addirittura per legge nella Tv di Francia, pronta a riconoscerlo come elemento fondante della sua cultura ma non ancora a promuoverne il consumo, seppur, come è ovvio, moderato, resta, visto che la scena in cui ne compariva un calice è stata ancora una volta censurata dall’Autorité de Régulation Professionnelle de la Publicité. Ma, almeno, a 30 anni da quel 1991 che segnò l’entrata in vigore della famigerata Legge Evin sulle restrizioni in materia di promozione dell'alcol, qualcosa oltralpe si muove. Per la prima volta da allora e approfittando della recente apertura della legge sui contenuti e sui mezzi di comunicazione per i vigneti, succede grazie allo spot non di un vino e nemmeno di una Denominazione, ma quantomeno di un suo territorio, che da oggi al 5 marzo entrerà nelle case di 10 milioni di spettatori, con la messa in onda, riporta il magazine Vitisphere, sui canali all news gratuiti francesi Bfm, il cui Tg è il più seguito dai francesi, e Lci, reso celebre nel mondo grazie alle comparsate nel film di James Bond, Casino Royale. Una pubblicità-racconto di quello che di bello si può fare visitando il territorio di Sain-Mont, nel Sud-Ovest della Francia, nell’antica regione di Guascogna a Sud di Bordeaux, di fronte ai Pirenei, tra i vigneti prefillossera a Sarragachies, i più antichi di Francia ancora in produzione, riconosciuti Monumento Storico dal Ministero dell’Agricoltura, rinfrescandosi in una cantina (et voilà l’escamotage), assaggiando la cucina del territorio e partecipando alla sua celebre Festa del Vino, che è quello che si vuole promuovere. Il costo? 70.000 euro per 20 secondi, per l’Office de Tourisme Cœur Sud-Ouest, con il supporto del Syndicat des Vins de l’Aoc Saint Mont e della Cooperativa Plaimont, custode dei vigneti-monumento.
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