Prenoti in un celebre ristorante tre Stelle Michelin, e sai già quanto ti costa provare quell’esperienza unica, perché nel momento in cui prenoti, paghi. “Prima paghi, poi mangi”, non è più una boutade, almeno al Victor’s Fine Dining, ristorante tre Stelle Michelin, a Perl in Germania, dal quale lo chef Christian Bau lancia la sua idea-provocazione, al costo di 200 euro a persona prelevati direttamente in anticipo da portafogli e carta di credito dei futuri clienti, che prenotano un tavolo dal 1 marzo. Il motivo? Evitare i no-show, tradotto gli ospiti che prenotano ma poi non si presentano, e con i quali lo chef-imprenditore deve comunque fare i conti, con una perdita stimata a tavolo del 10%. Che vuol dire materie prime di altissima qualità acquistate e non utilizzate, costi di personale e di gestione, e, soprattutto, inutile spreco di cibo. Una cattiva abitudine diffusa, in tempi di Cornavirus, ma non solo, ma anche una soluzione destinata ad esser replicata? Chissà.
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