Il Piano Straordinario per la promozione del Made in Italy all’estero, presentato qualche giorno fa dal Ministero degli Affari Esteri, potrà contare su una dotazione complessiva di 716 milioni di euro, di cui 316 milioni di Fondi Ice e 400 milioni euro in pancia a Sace-Simest per il rifinanziamento del Fondo rotativo 394 per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Una misura straordinaria, di fronte ad un evento straordinario come l’epidemia di Coronavirus che sta letteralmente isolando l’Italia dal resto del mondo, con il decreto “Io resto a casa” firmato dal premier Conte che svuota definitivamente le strade delle città, mentre le rotte commerciali, pur restando aperte, sono sempre meno battute dalle merci italiane, specie dell’agroalimentare. Che, perlomeno, potrà contare su una prima misura rilevante ed immediata: l’Ice, per sostenere le aziende che partecipano alle sue iniziative promozionali, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri, ha previsto che vengano annullate le quote già fatturate dall’Ice alle aziende per la partecipazione alle iniziative promozionali (fiere estere, seminari, mostre autonome, workshop) con svolgimento a partire dal 1 febbraio 2020, in qualsiasi parte del mondo. Verranno rimborsate le spese già sostenute per la partecipazione alle iniziative sopra descritte per un tetto massimo pari a 6.000 euro ad azienda per quelle dei settori agroalimentare e beni di consumo, e a 10.000 euro ad azienda per quelle del comparto beni strumentali. Sarà offerto gratuitamente un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate dall’Agenzia Ice (fiere, mostre autonome) che si svolgeranno nel periodo marzo 2020-marzo 2021, in qualsiasi parte del mondo. Per le altre attività, quali seminari, workshop e incoming sarà ugualmente garantita a tutte le aziende la partecipazione a titolo gratuito, limitatamente a una postazione/ammissione per singola iniziativa.
“Essere vicini alle imprese italiane in questo particolare momento è indispensabile e vogliamo farlo in modo concreto- commenta il presidente Carlo Ferro -, soprattutto alle Pmi, a cui vogliamo garantire l’opportunità di partecipare alle 250 iniziative, ad oggi interessate da queste misure, che sono spesso lo strumento necessario per la loro internazionalizzazione”.
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