“Lo stanziamento di 25 miliardi per l’economia annunciato dal governo è un passo importante e necessario per affrontare la situazione straordinaria che sta vivendo il Paese con l’emergenza Coronavirus”. A dirlo la Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui si tratta di risorse fondamentali per sostenere famiglie e imprese, lavoro e sanità. Questo piano, sottolineano gli agricoltori, deve consentire il riavvio e il rilancio delle attività produttive, dopo la scure su operatività, commercio e consumi. “Servono misure per il sostegno al settore agricolo, che non può e non deve fermarsi, rispondendo a una necessità primaria come quella degli approvvigionamenti alimentari. Come Cia, non ci sottrarremo all’impegno e al lavoro necessario per far ripartire l’Italia. Ma sarà importante procedere tutti insieme, in un grande sforzo comune di unità nazionale”.
Il piano piace anche alla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), ovvero ai bar e ai ristoranti, che rappresentano uno dei settori più colpiti dalla crisi, tra restrizioni e chiusure: “le misure - commenta il presidente Lino Stoppani - vanno nella direzione giusta, ma è essenziale fare presto. Questi 25 miliardi di euro, di cui 12 miliardi subito a disposizione, sono ossigeno puro per le imprese e per i lavoratori ma devono essere erogati immediatamente, senza dispersione e con criteri mirati. Bene la cassa integrazione in deroga per le micro imprese, bene le tutele ai lavoratori autonomi, bene la sospensione dei mutui e la possibilità di accedere a forme agevolate di credito. Ma è indispensabile prevedere il blocco immediato degli sfratti per morosità, altrimenti si rischia che migliaia di piccole attività che in questo momento non stanno fatturando, finiscano per perdere i propri locali. Il fatto che ci siano 12 miliardi di euro nell’immediata disponibilità del governo fa ben sperare - prosegue Stoppani - ma non è sufficiente. Solo le imprese della ristorazione perdono 4,5 miliardi di euro ogni mese. E questa ha tutta l’aria di essere una crisi di non breve durata. Ecco perché è essenziale che le risorse complessive vengano portate a 25 miliardi e che l’Unione Europea ci venga in aiuto prevedendo un’ulteriore iniezione di liquidità nel nostro sistema imprenditoriale che, altrimenti, rischia di non rialzarsi da questa emergenza”.
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