Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli. Ma anche i piccoli borghi, i paesaggi incontaminati, l’artigianato di alta qualità e, ancora di più, il cibo ed il vino, anche quelli meno famosi e conosciuti. È anche dalle “meraviglie italiane” nascoste da far (ri)scoprire al mondo che l’Italia potrà ripartire dopo l’emergenza Coronovirus che ha azzerato la sua peculiarità: l’essere meta per eccellenza del turimo internazionale. Con il progetto “Meraviglia Italiana” (un portale, un magazine, per scoprire e promuovere l’eccellenza del nostro Paese e quella del nostro Paese all’estero), nato nel 2010 nei 150 anni dell’Unità d’Italia, con il patrocinio di Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministro della Gioventù e Ministro del Turismo, Ministero dei Beni e Attività Culturali, oltre quello di numerose Regioni ed Enti locali, e che ora si rilancia per sostenere la ripartenza del settore, tutti possono dare il loro contributo segnalando piccoli grandi tesori d’Italia, che non ci si immagina, a partire dalle giovani generazioni.
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