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STORIA E MIXOLOGY

“Guida ai Locali storici d’Italia” 2020, viaggio da Nord a Sud lungo il fil rouge della miscelazione

Dal Camparino di Milano al Florian di Venezia: tra arte e mixology, i bar che hanno fatto la storia del Belpaese

Un viaggio sull’onda della mixology dietro i banconi più iconici del Belpaese, alla scoperta dei luoghi chiave della storia, della cultura e dell’ospitalità italiana. È la “Guida ai Locali storici d’Italia” 2020, tutta dedicata all’arte dell’accoglienza e del gusto, che trova quest’anno il proprio fil-rouge nella creatività della miscelazione, con un itinerario da Nord a Sud tra santuari del cocktail e pietre miliari dell’alchimia in bicchiere, in 213 locali-simbolo che mixano aneddoti, ricette segrete, tradizioni di famiglia e personaggi storici e famosi nazionali e internazionali, dal Caffè Camparino a Milano, il tempio del Campari Seltz frequentato da Verdi e Puccini e dai futuristi Marinetti e Boccioni, al Caffè Gilli di Firenze con il suo mitico Negroni, dal cocktail bar Ch 18 87 del Ristorante Checchino di Roma al Grand Hotel Sitea di Torino, dove Louis Armstrong sorseggiava americano, dal Caffè Dante Bistrot di Verona allo storico caffè Florian di Venezia.
Nella guida, in uscita il 27 luglio, con 37 Locali recensiti il Veneto è la Regione più rappresentata
, seguita da Lombardia (34), Toscana (26), Piemonte (22), Liguria (21) e Campania (18), tra alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie, caffè letterari e fiaschetterie segnalati dalla Guida - senza scopo di lucro e patrocinata dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo - tutelati e valorizzati da 44 anni dall’Associazione Locali Storici d’Italia, a patto che abbiano almeno 70 anni di storia e che conservino ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), ma anche che presentinoe cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri.

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