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AGRICOLTURA COMUNITARIA

Il Consiglio Ue taglia del 10% i finanziamenti all’agricoltura: la protesta di Confagricoltura

Per il 2021-2027 una riduzione pari a 40 miliardi di euro: “chiediamo al Parlamento Ue di prendere posizione a favore dell’invarianza del bilancio”
AGRICOLTURA, BILANCIO AGRICOLO, Confagricoltura, EUROPARLAMENTO, UNIONE EUROPEA, Non Solo Vino
Confagricoltura contro la riduzione dei fondi all’agricoltura della Commissione Ue

Il Consiglio Europeo ha deciso di stanziare per il 2021-2027 al settore agricolo una dotazione finanziaria inferiore del 10% rispetto a quella del periodo precedente, in scadenza alla fine di quest’anno: in termini di valore assoluto, questo significa una riduzione pari a 40 miliardi di euro nel complesso. E ad intervenire contro il taglio ai finanziamenti ad un settore da sempre fondamentale, e che durante il lockdown non ha fatto che evidenziare la sua strategicità e importanza, è Confagricoltura, che con una lettera indirizzata agli europarlamentari italiani, in vista dei prossimi passaggi a livello istituzionale per la definitiva approvazione dell’accordo raggiunto tra i capi di Stato e di governo sul piano di rilancio dell’economia e sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027, chiede “al Parlamento europeo di prendere posizione a favore dell’invarianza in termini reali del bilancio pluriennale per l’agricoltura. L’accordo è di fondamentale importanza - sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura - per il futuro del processo di integrazione europea e per la salvaguardia del mercato unico. Con riferimento, però, al bilancio dell’Unione per i prossimi sette anni, alcuni aspetti possono essere migliorati grazie all’azione del Parlamento europeo. Nell’ambito, poi, dei fondi che saranno mobilitati per il “Next Generation Ue” - rileva il presidente di Confagricoltura - lo stanziamento previsto per lo sviluppo rurale è di 7,5 miliardi. Appena l’1% sul totale. Una somma troppo limitata per un settore che l’emergenza sanitaria ha messo in luce come essenziale”.
“Sulla base delle indicazioni già formulate dalla Commissione - prosegue Giansanti - il nostro settore sarà chiamato ad assumere nuovi impegni per una maggiore sostenibilità ambientale, per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali. Ai nuovi impegni, però, deve corrispondere un volume di risorse adeguate per le necessarie innovazioni tecnologiche e per il supporto dei redditi”. Ma a protestare non è stato solo il settore tricolore: una richiesta analoga a quella di Confagricoltura è stata lanciata nei confronti degli europarlamentari spagnoli dall’Asaja, l’associazione dei giovani agricoltori.

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