Spesso, giustamente, le ricerche si concentrano su quanta acqua serva per produrre un bene. Un aspetto importante, visto che l’acqua è vita, ed è una risorsa che, secondo diverse proiezioni, almeno quella potabile, non abbonderà nel mondo. Ma la terra, intesa come suolo, non è messa poi troppo meglio: solo in Italia il consumo di suolo ha fatto perdere al Belpaese la capacità di produrre 3,7 milioni di quintali di prodotti agricoli, secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra. Dal punto di vista dello spazio, però, il vigneto si dimostra assai virtuoso: per produrre un chilo di vino bastano 1,8 metri quadrati di terreno, nel complesso. Meglio fanno solo orzo, patate, agrumi, pomodori, mele, cavoli, cipolle verdure e radici varie. È una curiosità evidenziata dalla American Assosiation of Wine Economics, che ha analizzato i dati di uno studio del 2018 dei ricercatori Poore e Nemecek, “Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers”, pubblicato su “Science”. E così, la vigna, per produrre l’uva che poi diventerà un chilo di vino, ha bisogno, in media, della stessa quantità di terreno che serve per barbabietola da zucchero, e meno di banane (1,9 metri quadrati), zucchero di canna (2), riso (2,8), Mais (2,9) e così via, passato dai 9 metri quadrati stimati per produrre un chilo di latte, i 26,3 per un chilo di olio, i 69 per uno di cioccolato, gli 87,8 per il formaggio, fino, ovviamente, alla carne, dove si vai dai 326 metri quadrati per un chilo di carne di manzo, ai 369 per agnello o montone ...
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