Salvo capricci del meteo, la produzione di vino 2020, almeno nei tre grandi Paesi d’Europa, non sarà avara, ma neanche troppo abbondante. Almeno, a guardare dalle stime ufficiali ancora valide, mentre i primi grappoli sono stati raccolti tanto in Italia quanto in Francia, come in Alsazia, o in Spagna, in denominazioni come la Rueda, vicino a Valladolid, o la Jumilla, nella regione della Murcia. In Italia, stime approfondite saranno diffuse il 3 settembre da Assoenologi, Unione Italiana Vini (Uiv) ed Ismea, ma già ad inizio agosto la Coldiretti ipotizzava una produzione intorno ai 45 milioni di ettolitri (in calo del -5% sul 2019). Un calo che, almeno come trend, più che nella sua effettiva portata, pare confermato dalle voci dei tanti enologi e delle tante cantine di tutta Italia sentite nei giorni scorsi da WineNews. In Francia, invece, le stime di Agreste, il servizio di statistica del ministero dell’Agricoltura francese, sono ferme su una produzione stimata tra i 44,7 ed i 45,6 milioni di ettolitri, con un aumento ipotetico del +6-8% sulla raccolta 2019. In Spagna, invece, le stime sono delle Cooperativas Agro-Alimentarias della Castilla-La Mancia, che, a livello nazionale, prevedono una vendemmia 2020 decisamente abbondante, intorno ai 43 milioni di ettolitri, in crescita del +14% sul 2019.
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