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CIBO E SALUTE

Dieta alimentare dei propri figli, le preoccupazioni delle mamme italiane

Sondaggio di Skipper: quasi la metà è ansiosa e insicura. I consigli della psicologa Paola Medde e della nutrizionista Valeria del Balzo
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Dieta alimentare dei propri figli, le preoccupazioni delle mamme italiane

Per una mamma italiana su quattro è molto importante fornire al proprio figlio una corretta dieta alimentare, ma quasi la metà è ansiosa e insicura, in colpa per non riuscire a controllare l’alimentazione come vorrebbe o perché non consapevole di quali siano i giusti alimenti e proporzioni. Lo rivela un sondaggio, condotto su 600 donne, da Skipper, brand di succhi di frutta del Gruppo Zuegg. Tra le paure principali, evidenzia la ricerca, troviamo quella che i propri piccoli non mangino abbastanza e che vengano proposti alimenti non graditi. Il timore di non riuscire nell’intento di far assumere sufficienti quantità di frutta e verdura ai propri figli è infatti preponderante, soprattutto quando si tratta di bambini piccoli (41%).
“Costrizioni e forzature non servono a garantire l’apprendimento di un comportamento sano - sostiene la psicologa e psicoterapeuta Paola Medde - perché l’educazione, in campo alimentare, è il risultato di una molteplicità di fattori e insistere sempre con le stesse metodologie fallimentari porta agli stessi miseri risultati. Perché, quindi, non provare a fare altro? Ad esempio, utilizzare chips di verdure al posto di quelle tradizionali può essere un’ottima soluzione per superare la neofobia spesso presente nei cibi-sapori ancora non conosciuti e verso i quali i bimbi sono naturalmente diffidenti. Ancora, basterebbe abituare al sapore della frutta i nostri piccoli facendogli bere succhi di frutta senza zuccheri aggiunti a merenda; un modo alternativo per garantire l’apporto nutritivo e vitamine necessarie e creare le basi per il passaggio alla frutta “solida” anch’essa contenente zuccheri. La falsa credenza che il succo di frutta sia una bevanda ricca di conservanti, coloranti e zuccheri deve essere sfatata per lasciare il posto a quella, più realistica che vede, in queste bevande, uno strumento pratico per garantire una sana alimentazione, utile a colazione e merenda”.
Dalla ricerca emerge il fatto che i succhi di frutta rappresentino per le mamme uno spuntino sano e nutriente: ben l’87% del campione dichiara di darli ai propri figli da una a quattro volte a settimana. “La merenda, nell’alimentazione quotidiana del bambino, diventa il momento per consumare quegli alimenti che non si consumano nei pasti principali e rappresentare una pausa atta a rifornire energia per l’organismo - sottolinea la nutrizionista Valeria del Balzo - ogni bambino ha un suo stile di vita più o meno attivo, quindi anche la merenda deve adattarsi. Non dimentichiamo l’introduzione di liquidi molto importante nei bambini. Il consumo di succhi di frutta senza zuccheri aggiunti contiene esclusivamente la quantità di zuccheri naturalmente presente nella frutta e dipende dalla varietà di frutta scelta. I succhi di frutta, spesso, sono utilizzati dai genitori per migliorare il consumo di frutta dei bimbi. Di sicuro è una buona abitudine ma impariamo a leggere le etichette ed utilizziamo succhi senza zucchero aggiunto”.

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