Quella che arriva dal Trentino, dalle valli che aveva scelto per ricostruire la propria vita sulla falsa riga di quella che aveva lasciato in Etiopia, in comunione con la natura, è di quelle che noi non vorremmo mai dare, e voi non vorreste mai leggere. Agitu Idea Gudeta non c’è più. È stata uccisa ieri da un suo dipendente, nella sua casa in Val dei Mocheni. Fuggita dall’Etiopia, perseguitata per la sua lotta contro il land grabbing, ossia l’acquisto selvaggio delle terre coltivabili da parte delle multinazionali, in Italia era riuscita in pochi anni a rinascere. Dopo la laurea in sociologia all’Università di Trento, aveva lavorato al suo sogno più grande: quello di salvare dall’estinzione la capra Mochena, razza indigena della Valle dei Mocheni.
Una storia bellissima, di successo, integrazione e amore per la terra, quella di Agitu Idea Gudeta, iniziata con 15 capre, le conoscenze tramandatele dalla nonna e diventata poi qualcosa di più grande, l’Azienda Agricola Biologica La Capra Felice, producendo formaggi, coltivando frutta e verdura (venduti nella bottega aperta a Trento) e facendo crescere il gregge di quella capre salvate dall’estinzione. E dove la pastora arrivata dall’Etiopia dava lavoro ai richiedenti asilo, coltivando un altro progetto, un agriturismo, che purtroppo, non vedrà mai realizzarsi, strappata via alla vita a 42 anni.
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