Dopo aver ottenuto l’indicazione geografica nel 2008 dall’Unione Europea, step importante per garantirne la protezione e per diffondere la conoscenza dell’arte distillatoria tricolore, la grappa, distillato italiano per eccellenza, avrà adesso una tutela ufficiale anche in Cina. Dal 1 marzo 2021, insieme ad altri 25 prodotti Ig italiani, sarà protetta da imitazioni e usurpazioni: lo stabilisce l’accordo bilaterale firmato da Cina e Unione Europea, che va ad allungare una lista che include già denominazioni come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti, Prosecco Conegliano Valdobbiadene, Barbaresco, Brachetto d’Acqui, Soave e Tokaj. La grappa sarà immediatamente protetta all’entrata in vigore dell’accordo, senza fasi transitorie di phasing-out.
“Dopo un lungo negoziato, nelle prossime settimane sarà ratificato definitivamente un accordo commerciale storico a tutela delle eccellenze europee, ma soprattutto italiane - commenta Sandro Cobror, direttore di AssoDistil, l’associazione dei distillatori italiani - la Cina apprezza i prodotti europei ma soprattutto quelli Made in Italy, come confermano i dati che sanciscono il mercato cinese come la seconda destinazione per le esportazioni Ue di prodotti IG, tra cui vini, bevande alcoliche e i distillati, a partire dalla grappa”.
Ad aprile AssoDistil presenterà all’Europa un progetto da oltre 3 milioni di euro per la promozione in Cina del Brandy, sulla falsa riga di “Hello Grappa” per il mercato statunitense. “Il nostro impegno - conclude Cobror - è quello di continuare ad esportare distillati di qualità verso nuovi mercati che apprezzano il Made in Italy e verso quei consumatori che apprezzano le peculiarità inimitabili dell’acquavite di bandiera italiana”. L’Italia conta 35 bevande spiritose a Indicazione Geografica riconosciute a livello europeo e fra queste 10 sono le grappe inserite come “Acquavite di vinaccia”.
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