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MADE IN ITALY

A rischio i fondi di promozione dell’Unione Europea? Il mondo del vino sta col fiato sospeso

Cia/Agricoltori italiani lancia l’allarme a pochi giorni dalla consultazione pubblica. Anche le carni potrebbero rimanere fuori dai programmi
AGRICOLTURA, Cia, PROMOZIONE, UE, vino, Italia
A rischio i fondi di promozione dell’Unione Europea? Il mondo del vino col fiato sospeso

Come se non bastasse un anno critico condizionato dalla pandemia e dal crollo dei consumi fuori casa, un altro pericolo si aggira su alcuni prodotti simbolo del Made in Italy come vino, carne e salumi che rischiano di vedersi tagliare fondi importanti. Tra pochi giorni è in calendario la consultazione pubblica che dovrà esprimere il suo parere sulla volontà della Commissione Ue di rivedere le politiche promozionali dei prodotti agricoli. Una misura che spingerebbe per una produzione più sostenibile e che dia una “scossa” al cambiamento delle abitudini alimentari favorendo una dieta basata su più prodotti vegetali, frutta e verdura in primis, e con meno carni rosse trasformate. Cia/Agricoltori Italiani ha lanciato un appello sottolineando che tutti i prodotti agroalimentari devono essere trattati allo stesso modo ricordando come il Green Deal, ad oggi, rimane una comunicazione e gli obiettivi enunciati non fanno ancora parte di un quadro legislativo vincolante. Se i fondi Ue legati alle attività promozionali venissero a mancare le conseguenze sarebbero tangibili per l’intera industria alimentare e di conseguenza per i posti di lavoro che sarebbero a rischio, così come la biodiversità dei territori in favore di una importazione più consistente di prodotti extra-Ue. “Il rischio che si eliminino vino e carni trasformate da questi programmi - spiega Cia/Agricoltori Italiani - potrebbe penalizzare ingiustamente alcune eccellenze del Made in Italy (indipendentemente dalla quantità consumata) con un preoccupante impatto sull’economia e sull’occupazione di settori già pesantemente colpiti dalla crisi pandemica”. Secondo Cia/Agricoltori Italiani, le politiche promozionali rivolte ai consumatori dovrebbero favorire una dieta sana ed equilibrata, ricercando un equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non condannando uno specifico prodotto.

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