Dal rafforzamento della tutela al riconoscimento dei loghi da parte dei consumatori, ma anche il ruolo delle organizzazioni dei produttori e la sostenibilità, semplificazione delle procedure burocratiche: sono i temi su cui i cittadini, le organizzazioni e le autorità nazionali e regionali sono stati chiamati ad esprimersi con una consultazione pubblica avviata il 15 gennaio 2021 dalla Commissione Europea, e conclusasi alla mezzanotte di oggi, per contribuire alla revisione del regime delle Indicazioni Geografiche dell’UE, che la Commissione adotterà il terzo trimestre 2021. A dire la sua, però, è anche e soprattutto Origin Italia, che rappresenta 65 Consorzi e il 95% delle produzioni agroalimentari Dop e Igp, che ha inviato un parere di sintesi alla Commissione Europea per garantire un fronte comune sulle questioni più rilevanti che riguardano il futuro delle IG e proteggere il lavoro dei Consorzi di tutela.
Tra i punti focali, prevenire le frodi e le contraffazioni dell’etichettatura, soprattutto online, considerata una delle sfide più importanti per le Indicazioni Geografiche. E poi una maggiore visibilità dei loghi Dop Igp, la semplificazione e riduzione della burocrazia, la necessità che la tutela dei nomi tradizionali dei prodotti non venga snaturata, il rafforzamento della posizione dei produttori Ig e delle organizzazioni di produttori lungo l’intera catena del valore. Sul futuro delle Ig, è stata inoltre ribadita la necessità di rafforzare la tutela anche attraverso la leale cooperazione fra gli Stati. Parere favorevole sulla possibilità di garantire la piena digitalizzazione del processo di registrazione delle Ig e, più in generale, uno snellimento della burocrazia a tutti i livelli. Oltre a sostenere l’importanza di un maggiore riconoscimento da parte dei consumatori dei loghi dell’Ue, Origin Italia si è espressa con favore anche sul miglioramento della posizione dei produttori di Ig e delle associazioni di produttori di Ig nella catena del valore, chiedendo una maggiore formazione in merito al sostegno finanziario di cui i produttori di Ig potrebbero beneficiare.
“Ringraziamo i Consorzi di tutela - dice il presidente Origin Italia, Cesare Baldrighi - che hanno risposto al nostro invito con velocità e solerzia. I preziosi contributi ricevuti ci hanno consentito di inviare all’organo esecutivo dell’Unione Europea un parere unitario che mette in luce le reali esigenze del comparto in modo da contribuire proattivamente alla definizione di un sistema europeo delle IG più efficiente e tutelato. Siamo fiduciosi di ritrovare i pareri espressi in questa consultazione nel documento finale della Commissione e non a caso, Origin Italia ha coordinato la propria posizione con la rete Origin Europa, in modo da raggiungere una posizione compatta anche a livello europeo e portare all’attenzione delle Istituzioni europee le reali esigenze del comparto”.
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