Uno degli obiettivi principali dell’Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino è contribuire attivamente alla tutela della salute dei consumatori e alla sicurezza alimentare, attraverso monitoraggi scientifici specialistici che consentano di valutare le caratteristiche specifiche dei prodotti vitivinicoli, promuovendo e guidando la ricerca sugli aspetti nutrizionali e sanitari del vino, estendendo la diffusione delle informazioni derivanti da tale ricerca ai professionisti medici e sanitari. Inoltre, in quanto organizzazione intergovernativa, l’Oiv, con Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli alla vicepresidenza, sostiene tutte le azioni che portano a combattere il consumo dannoso di alcol, come sancito dal terzo caposaldo del suo Piano strategico: “Contribuire allo sviluppo sociale attraverso la vitivinicoltura”, in linea con l’Oms, che fino al 25 giugno riunisce la Alcohol, Drugs & Addictive Behaviours Unit per il Forum on Alcohol, Drugs & Addictive Behaviours, cui ha preso parte, ovviamente, anche l’Oiv.
Nel suo contributo ai lavori, l’Oiv ha ribadito l’importanza di informare in maniera esaustiva i consumatori sulle caratteristiche e sulla qualità di ciò che consumano, e sulle conseguenze del loro consumo sulla loro salute, al fine di compiere scelte consapevoli. In questo quadro, il Piano Strategico dell’Oiv, come detto, include obiettivi specifici per favorire la ricerca, la raccolta e la diffusione di informazioni scientifiche sugli effetti del consumo di vino, uva e altri prodotti a base di uva sulla salute, insieme e in sinergia con l’Oms e altre organizzazioni.
Tra le azioni intraprese in questo senso: la pubblicazione di un documento sugli effetti del consumo di vino sul diabete, il lavoro di due gruppi di esperti dell’Oiv sulla valutazione degli effetti del consumo moderato di vino e dell’impatto sulla salute delle malattie autoimmuni e invecchiamento, mentre un altro gruppo di esperti analizza il consumo di vino tra gli adolescenti. Un’altra importante area di lavoro è la ricerca sui meccanismi alla base dell’associazione tra alimentazione sana, pratiche di stile di vita e consumo di vino.
Il fattore importante è la moderazione. La quantità e il modo in cui consumiamo possono alterare notevolmente l’effetto che ha sulla nostra salute, ed è qui che l’educazione al vino può giocare un ruolo importante. I programmi di prevenzione hanno l’opportunità di diventare più efficaci ed accrescere la conoscenza, la consapevolezza e la comprensione del vino, dei suoi effetti sulla salute e dei rischi sociali e fisici ad esso associati da parte delle persone. Inoltre, un altro obiettivo è identificare e consigliare indirizzi di ricerca, in collaborazione con la Fao e l’Oms, sugli aspetti sanitari, sulle proprietà nutrizionali e funzionali e sui fattori socio-comportamentali dei prodotti della vite.
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