People, planet, prosperity: sono i tre pilastri della presidenza italiana del G20, che, ieri a Matera, ha visto l’incontro tra 50 Ministri degli Esteri e dello Sviluppo, da cui è arrivato l’impegno, in realtà la conferma, di lavorare per la riduzione della povertà, la sicurezza alimentare e sistemi alimentari sostenibili, al centro della “Dichiarazione di Matera”, che rilancia l’obiettivo “Fame zero” entro il 2030. I Paesi del G20, così, si impegnano a rispettare le priorità della sicurezza alimentare intensificando gli sforzi per garantire un’alimentazione sicura e adeguata per tutti, preservare l’agrobiodiversità e fare affidamento su scienza, innovazione, pratiche commerciali avanzate e comportamenti responsabili che integrano le conoscenze tradizionali, la cultura alimentare locale e le migliori pratiche per l’obiettivo Onu “fame zero nel 2030”.
Tra i temi caldi, al netto dell’assenza, almeno fisicamente, dei Ministri di Cina, Brasile e Australia (mentre la Russia ha mandato i vice Ministri), la necessità di una maggiore cooperazione nell’affrontare i cambiamenti climatici e nella gestione della lotta alla pandemia di Covid-19, ma anche il bisogno di il rilancio del multilateralismo e un approfondimento sulle politiche di inclusione di giovani e donne, commercio, transizione energetica e sviluppo sostenibile, “agendo in modo collettivo e coordinato”, come ha chiosato la commissaria Ue per i partenariati internazionali, Jutta Urpilaine.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024