Nel 2019, l’8,4% della popolazione adulta dell’Unione Europea ha consumato alcol ogni giorno, il 28,8% con cadenza settimanale, il 22,8% una volta al mese, e il 26,2% si è infine dichiarato astemio o non ha consumato alcol negli ultimi 12 mesi. A dirlo, i dati raccolti da Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, che svelano come il consumo quotidiano di alcol aumenti con la crescita dell’età: la quota più bassa di coloro che consumano alcol più frequentemente (cioè tutti i giorni) si registra nella fascia 15-24 anni (1%) mentre la quota più alta tra le persone sopra i 75 anni (16%), fascia di età che comprende anche la quota più elevata tra chi non ha mai consumato alcolici o non ne aveva consumati negli ultimi 12 mesi del 2019 (40,3%). Il consumo settimanale di alcol è stato abbastanza stabile in tutte le fasce d’età tra i 25 e i 64 anni, con la quota più alta tra le persone di età compresa tra i 45 e i 54 anni (33,5%). Il consumo mensile, o addirittura inferiore ad una volta al mese diminuisce con l’età: le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni hanno registrato la quota più alta di consumi di alcol mensili (28,5%).
La quota di persone che beve alcolici ogni giorno più alta è in Portogallo, con un quinto (20,7%) della popolazione che consuma alcol quotidianamente, seguita da Spagna (13%) e Italia (12,1%), mentre la più bassa è in Lituania e Lettonia, con una quota di consumatori quotidiani di appena l’1%. Nei Paesi Bassi, quasi la metà della popolazione (47,3%) consuma alcolici su base settimanale, seguita da vicino da Lussemburgo (43,1%) e Belgio (40,8%), mentre il consumo mensile nell’Unione Europea più alto è stato in Lituania (31,3%), Lettonia (31,1%) e Cipro (30,4%). Tra gli Stati membri della Ue, la Croazia ha riportato la quota più alta della popolazione (38,3%) che non ha mai consumato alcolici o non ne ha consumati negli ultimi 12 mesi.
Il consumo quotidiano e settimanale di alcol è più comune tra gli uomini che tra le donne: rispettivamente il 13% degli uomini contro il 4,1% delle donne, e il 36,4% degli uomini contro il 21,7% delle donne. I maggiori divari di genere sono stati riscontrati in Portogallo (33,4% contro 9,7%) e Spagna (20,2% contro 6,1%) per il consumo giornaliero e in Romania (32,2% contro 6,6%) e Slovacchia (30,6% contro 8,8%) per consumo settimanale. In tutti i Paesi della Ue le donne rappresentano una quota significativamente più alta di chi non ha mai consumato alcol o non ne ha consumato negli ultimi 12 mesi: il divario di genere maggiore è stato riscontrato a Cipro (12,8% uomini contro 44,2% donne), Bulgaria (16,2% contro 42,0%) e Italia (21,5% contro 46,7%).
Il consumo episodico pesante - il cosiddetto binge drinking, definito come il consumo dell’equivalente di più di 60 g di etanolo puro in una singola occasione - tra gli Stati membri Ue rientra in una forbice che va dal 4% di Cipro e Italia al 38% della Danimarca: tanti sono gli adulti che hanno ammesso di aver esagerato con il consumo di alcol almeno una volta al mese. Tra questi, la maggioranza l’ha fatto con cadenza mensile, mentre una piccola quota addirittura una volta a settimana. Non sorprende il dato dell’Italia, Paese in cui la cultura del vino e del bere bene è particolarmente radicata, con gli eccessi della movida sempre meno di moda tra i giovani.
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