02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
L’EVENTO

Tra “talento e sostenibilità”, e riflessioni sul futuro, i primi 60 anni della Berlucchi

Celebrati con l’edizione n. 3 di Academia Berlucchi, tra teologi, botanici e non solo, i primi 20 lustri della cantina “culla” del Franciacorta

Ci sono uomini, famiglie e storie che cambiano il corso delle cose: Franco Ziliani e Guido Berlucchi sono tra quelli. Era il 1961 quando Guido Berlucchi, nobile vignaiolo discendente dalla famiglia dei Lana de’ Terzi, e Franco Ziliani, giovane enologo diplomato alla Scuola Enologica di Alba, sigillano le prime 3.000 bottiglie di Pinot di Franciacorta. Uno spumante, quello della Guido Berlucchi, che si sarebbe presto affermato come un riferimento per le bollicine italiane. Per celebrare i 60 anni dalla prima bottiglia di Franciacorta, nella sede storica di Palazzo Lana a Borgonato (Brescia), l’“Academia Berlucchi”, con tema il “Talento, nutrimento per il Futuro” , alla quale hanno partecipato personalità di grande spicco e provenienti da diversi ambiti, che hanno portato il loro contributo per rifletter sui “Talenti, il Futuro, le Nuove Generazioni e lo Sviluppo Sostenibile” (qui in versione integrale).
Partendo dai “Talenti” di Franco Ziliani (di cui si festeggiano anche i 90 anni) e Guido Berlucchi, capaci di trasformare il destino di un’intero territorio, rendendola una delle zone italiane più pregiate per i vini spumanti metodo classico, Cristina Ziliani, che oggi guida l’azienda con i fratelli Paolo e Arturo, ha sottolineato come proprio in Franciacorta il valore storico e ambientale sia sempre stato molto importante anche nella strategia aziendale. Il teologo e filosofo Vito Mancuso, in un interessantissimo intervento sul senso della vita, parlando dell’armonia relazionale e dell’importanza delle sinergie, ha sostenuto come l’essere umano è guidato dalla libertà, dalla consapevolezza, dalla creatività e dalla responsabilità verso se stesso e verso il mondo, e sta a lui scegliere da quale parte stare , se dalla parte del “bello” o del “brutto”. E di collaborazione, di consapevolezza e di attenzione verso “l’altro” ne ha parlato anche Lara Gilmore, presidente di “Food for Soul”, che, insieme al marito Massimo Bottura (Chef dell’Osteria Francescana - tre stelle Michelin), ha creato questo progetto culturale contro lo spreco alimentare per dare luce e voce al potenziale inespresso di persone, luoghi e cibo aprendo già 13 refettori in tutto il mondo (ed in favore del quale è andato in scena, a conclusione della festa per i 60 anni della Guido Berlucchi, un concerto di Stefano Bollani al Teatro Grande di Brescia, per raccogliere fondi, ndr).
Non poteva mancare la testimonianza della neo eletta Presidente di Slow Food Barbara Nappini, per testimoniare come il “buono” (qualità), il“pulito” (rispetto per l’ambiente) e il “giusto” (rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti nella filiera) sono principi fondamentali per diffondere la consapevolezza tra le persone delle eccellenze dei nostri prodotti . Parlando di futuro del pianeta illuminante è stato l’intervento di Stefano Mancuso, botanico e saggista o, come ama definirsi, “Etologo vegetale”, sostenendo che alla luce di ciò che ha fatto l’uomo negli ultimi due secoli, abbattendo 2.000 miliardi di alberi (con tutto ciò che ne consegue) per garantire la sopravvivenza della specie umana e fermare il cambiamento climatico dovremmo piantare minimo 1.000 miliardi di alberi. E l’architetto urbanista Stefano Boeri, partendo dal dato di fatto che sono le città a produrre la maggior percentuale di anidride carbonica, ha illustrato come sia possibile attuare progetti di “forestazione urbana” in cui avviene l’incontro tra natura, essere viventi e architettura. Il “bosco verticale” a Milano ne è solo un esempio con 21.000 piante presenti, 320 esseri umani e 20 specie di volatili, ma anche “Forestami” sempre a Milano, è un nuovo progetto che ha l’obiettivo di piantare 3 milioni di piante in città. L’utilizzo del verde in città oltre ad essere funzionale è anche “bello”.
Dell’importanza della bellezza ne ha parlato Caroline Corbetta, curatrice d’arte e fondatrice del collettivo @ilcrepaccio, annunciando il progetto “La Casa dei Talenti”, nel Cartello di Borgonato, dove si potrà continuare il “Circolo del Sapere” iniziato con Guido Berlucchi e Franco Ziliani, rigenerando un luogo storico. Grazie alla presenza di artisti, poeti, pensatori, la “Casa dei talenti” sarà un generatore di intelligenza collettiva per realizzare progetti di rigenerazione del territorio anche grazie al contatto diretto con le realtà aziendali locali, rappresentate al simposio, da Irina Mella Burlacu, fondatrice e owner di Vita International, una giovane imprenditrice che è stata capace di creare un sistema di barriere stradali in legno e acciaio ecosostenibili.
L’Academia Berlucchi, nata dalla volontà della Famiglia Ziliani è un progetto che si pone come moderna Agorà
, dove personalità, provenienti da ambiti diversi, non solo enologici o agricoli, ma unite da una comune visione, si confrontano per stimolare e condividere pensieri e proposte su tematiche legate alla sostenibilità, alla cura del territorio ed all’innovazione, per una visione di un domani più sensibile e resiliente. L’Academia esprime così il desiderio di condividere una responsabilità nei confronti del territorio, quali la Franciacorta, di cui la cantina Guido Berlucchi è leader indiscusso da 60 anni .

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli