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CONCORSO

Anche chi lavora in enoteca avrà il suo premio: il “miglior enotecario d’Italia”

A restituire il proscenio a chi lavora a stretto contatto con il consumatore, Aepi e Vinarius. Per i finalisti la formazione by Brunello e Champagne

Quello dell’enotecario è un ruolo fondamentale nella filiera del vino, emerso con ancora più vigore in questi due anni di pandemia, con le enoteche diventate la trincea di un rapporto fisico sempre più raro, fatto di competenza e conoscenza. Una figura mai troppo celebrata, messa spesso in secondo piano, con i sommelier, gli chef ed i barman a prendersi la scena. Un palcoscenico che Aepi - Associazione Enotecari Professionisti Italiani e Vinarius - Associazione Enoteche Italiane, insieme, hanno pensato bene di riconsegnare agli enotecari italiani, primi ambasciatori del vino, con il concorso “Miglior Enotecario d’Italia” (sostenuto da Consorzio Vini dei Colli Orientali del Friuli, Consorzio Vini Doc delle Venezie, Consorzio Vini Alto Adige, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Vini Cirò e Melissa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio Vini del Trentino, Consorzio Vini Colli Euganei, Consorzio Vini Valpolicella, Enoteca Regionale del Barolo), che coinvolgerà sia enotecari delle bottiglierie, dove viene proposta la vendita da asporto, sia chi lavora nelle mescite, dove è previsto il servizio all’interno del locale.
Sarà l’enotecario, protagonista di winebar, osterie, enoteche e locali specializzati nella proposta, nella mescita e nel servizio di vino, il fulcro del concorso (qui le iscrizioni), che prevede due sezioni: una riguardante le bottiglierie con vendita per asporto e l’altra dedicata alle mescite. L’iscrizione è aperta a titolari, dipendenti, consulenti, collaboratori, liberi professionisti che si sfideranno in due prove per poter accedere alla finalissima di scena a giugno a Roma, e a giudicare i partecipanti in ognuna delle prove ci sarà una giuria composta da quattro membri, grandi conoscitori del settore beverage e capitanati da una figura di grande esperienza, con il Consorzio del Brunello di Montalcino e il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne presenti nella competizione come formatori: i semifinalisti verranno accolti ed ospitati in Champagne ed a Montalcino, per due stage formativi.
“Il concorso punta ad essere un’occasione di confronto e dialogo all’interno della categoria”, commenta Francesco Bonfio, presidente Aepi. “Un’occasione ad hoc per dare forma ed espressione di quali sono le reali e molteplici capacità che gli enotecari professionisti possono mettere in campo. Sarà un momento per celebrare l’esperienza quotidianamente introdotta da ogni singolo professionista nella scelta del prodotto, nella capacità di proposta, nell’attitudine a comunicare con competenza e disponibilità di dialogo, dimostrando serietà e grande attenzione alle esigenze del consumatore. L’obiettivo del concorso, infine, è quello di dare risalto mediatico a coloro che parteciperanno e si affermeranno, creando un momento di crescita personale e collettiva”.

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