Dodici cuochi, da ogni parte del mondo, a Bangkok, dal 24 al 26 febbraio, per raccontare e connettere le tradizioni e le culture attraverso la cucina e la gastronomia: ecco “Dinner Incredible”, incontro culinario (raccontato in presa diretta sui canali social di “Dinner Incredible”) ideato dallo chef italiano Giorgio Diana insieme al collega olandese Jacob Jan Boerma, per cambiare le conoscenze, conoscersi, migliorare le proprie proposte e allargare i propri orizzonti culinari e soprattutto umani, partendo dalla conoscenza e dalla scoperta delle materie prime caratterizzanti del luogo scelto.
In Thailandia lo chef ospitante è Nelson Chantrawan, chef una stella Michelin nel ristorante Chim by Siam Wisdom, e con lui, oltre agli organizzatori, ci saranno Dimitris Katrivesis, chef rockstar del ristorante Thama di Tinos, in Grecia; Ebbe Vollmer, chef svedese prodigio del ristorante Vollmer’s, due stelle Michelin, che ha portato nel futuro la cucina tradizionale svedese; Fatmata Binta, la cuoca della Sierra Leone sostenitrice della cucina Fulani (dal nome della più grande tribù nomade africana, dalla quale discende), che poggia sulle assi della sostenibilità e della mobilità; Manu Buffara, chef brasiliana di Curitiba, icona della cucina sudamericana, tra api e orti urbani, è l’erede di Alex Atala e allieva di Renè Redzepi; Ruben Arnanz, giovane talento della cucina spagnola, che a Madrid guida lo stellato “19.86”; Moeen Abuzaid, nato e cresciuto ad Amman, in Giordania, ma affinatosi come chef a New York, dove ha aperto il suo primo ristorante pop-up, “The Broken English”; Christian Herrgesell, origini tedesche, direttore culinario e creatore di concept, dopo 10 anni trascorsi nella cucina del “Tim Raue”, oggi ristorante n. 31 della “The World’s 50 Best”; Dieter Koshina, chef austriaco del ristorante portoghese Vila Joya in Algarve, che definisce la sua cucina “alla John Wayne”, in virtù della spontaneità con cui nascono i suoi piatti; infine, Paolo Casagrande, chef del ristorante tre stelle Michelin Lasarte di Barcellona, che mescola nella sua cucina gli elementi della cultura gastronomica italiana e basca, in un mix tutto mediterraneo.
Focus - Il ritratto: Giorgio Diana
Classe 1982, dopo una prima formazione italiana, decide di espandere i propri orizzonti in Germania, a Monaco, come sous-chef del miglior ristorante di Shane McMahon. Da lì chef Diana si dedica all’esplorazione della cucina russa e turca, aprendo poi nel 2019 in Giordania il ristorante Solaya ad Amman. Dopo aver aperto nel 2021 una società con Ahmed el Beltagy, figlio dell’ex Ministro al Turismo dell’Egitto, sono pronti a partire al Cairo con “Lucida” il loro primo ristorante insieme, un nuovo e avanguardistico concept gastronomico. Vincitore di numerosi premi, è membro del Maître Rôtisseurs by Chaîne des Rôtisseurs ed è giudice internazionale per “Worldchefs” (Wacs).
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