“Considerando l’amplissima maggioranza che i nostri emendamenti hanno avuto in plenaria, c’è stato un consenso molto forte sulla distinzione tra la lotta sacrosanta all’abuso di alcol rispetto ad un consumo consapevole e moderato. Noi eravamo fin da subito favorevoli alle raccomandazioni generali della Commissione Beca, nella lotta contro il cancro. Che, però, era entrata su questa tematica delle bevande alcoliche, come delle carni, senza quell’attenzione che è importante perchè non si deve né criminalizzare né passare ad ipotesi di proibizionismi con etichette strane e così via. Quindi, è un buon risultato, nell’interesse generale, che tutela e difende anche il lavoro dei colleghi della Commissione Beca”. Sono le prime parole, a WineNews, di Paolo De Castro, eurodeputato primo firmatario, insieme ad Herbert Dorfmann, degli emendamenti approvati alla relazione Beca sul Cancer Plane Ue (che verrà votata nella sua interezza nella giornata di oggi), che, di fatto, “salvano” il vino italiano ed europeo dalla possibilità di vedere restrizioni forti alla comunicazione e alle risorse per la promozione, di una fiscalità penalizzante, e di inserire “health warning” sulle etichette, come avviene sulle sigarette.
Una vittoria di tutto per tutto il settore del vino, europea, sicuramente, visto il consenso agli emendamenti, ma in buona parte italiana, visti i primi firmatari. E, soprattutto, importante anche in prospettiva.“Ricordiamo che la relazione Beca - precisa De Castro - fornirà delle raccomandazioni, non è un atto normativo. Abbiamo fatto delle correzioni che evitano delle interpretazioni che possiamo definire un po’ “talebane”. È un buon lavoro, abbiamo ribadito che la lotta al cancro va fatta, anche perchè è vero che in Europa si consuma molto più alcol rispetto ad altri Paesi, ma va fatta in modo intelligente senza criminalizzare i prodotti, perchè un buon bicchiere di vino, in una Dieta Mediterranea, per una persona adulta che non ha problemi di salute non costituisce un pericolo”.
Una linea di pensiero, questa, che, peraltro, potrà tornare utile anche nel dibattito sul sistema di etichettatura di tutto l’agroalimentare, tra Nutrinform all’italiana, Nutriscore alla francese e non solo. “Sono cose diverse, sull’etichettatura nutrizionale ad ora ci sono ipotesi presentate da diversi Paesi, che un giorno verranno uniformate dalla Commissione Ue con una proposta unitaria. Vedremo quale sarà e come intervenire in quel momento. Ma il concetto - conclude De Castro - è che noi non dobbiamo dare giudizi sul buono o il cattivo, per la salute, rispetto ad un alimento: questo dipende dalla quantità, dipende dalle abitudini, dipende dalla latitudine a cui una certa dieta viene seguita. E, quindi, non si può avere uno standard, dalla Finlandia a Cipro: è un errore pensare che si debba uniformare con dei colori facendo condizionamento, e non informazione, del consumatore”.
Focus - La nota congiunta di Paolo De Castro, Herbert Dorfmann e Pina Picierno
“Grazie al supporto trasversale ai nostri emendamenti, da parte della stragrande maggioranza dei Gruppi politici, oggi avremo un piano europeo contro il cancro non solo ambizioso, ma anche capace di tenere in considerazione le nostre tradizioni, culturali e culinarie, senza demonizzare alcun settore”. Così Paolo De Castro, Herbert Dorfmann e Pina Picierno, membri della commissione Agri del Parlamento europeo, al termine delle votazioni da parte dell’Eurocamera sugli emendamenti alla relazione della commissione parlamentare contro il cancro (Beca).
“Esiste infatti una differenza netta tra l’abuso di alcol, da combattere dati i rischi che ne derivano in termini di salute pubblica, e il consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che può avere effetti positivi, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari. Grazie al voto favorevole di quasi il 60% del Parlamento - spiegano i tre eurodeputati - abbiamo ripulito il campo da ogni dubbio su questa differenza, chiedendo maggiore prevenzione contro il consumo nocivo di bevande alcoliche”.
“Non solo - proseguono De Castro, Picierno e Dorfmann - con un supporto ancora maggiore siamo riusciti a eliminare la richiesta insensata di inserire sulle bottiglie di vino avvertenze sanitarie come sui pacchetti di sigarette. Al contrario, chiediamo sistemi di etichettatura delle bevande alcoliche più trasparenti, che forniscano ai consumatori informazioni sul consumo moderato e responsabile. Non da ultimo,, abbiamo garantito un approccio più equilibrato in merito a eventuali future restrizioni delle sponsorizzazioni di eventi sportivi da parte dei grandi produttori di bevande alcoliche, limitandole agli eventi frequentati dai più giovani”.
“Ora possiamo dirlo: finalmente l’Unione si dota di un vero, ambizioso piano europeo contro il cancro, che rappresenta un passo avanti fondamentale e decisivo nella lotta ai tumori, basata su prevenzione e riduzione dei rischi nocivi associati a stili di vita poco sani. Vogliamo colpire ogni forma di abuso - concludono i parlamentari - non discriminare interi settori senza il supporto di evidenze scientifiche”.
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