Per la reputazione delle aziende, di ogni settore, il tema dell’etica sotto ogni aspetto, da quello strettamente produttivo a quello della tutela del lavoro e dell’ambiente, è sempre più importante. E, per il decimo anno consecutivo, illycaffè, realtà triestina della famiglia Illy e tra i brand più celebri del caffè nel mondo, è stata inserita nell’elenco del “The 2022 World’s most ethical companies” by Ethisphere, leader globale nella definizione e sviluppo di standard etici aziendali, che stila, appunto, la lista delle aziende più etiche al mondo. Ed illycaffè è, per il decimo anno consecutivo, l’unica italiana insieme ad altre 136 società di 22 Paesi e 45 settori diversi.
“L’impegno a operare in modo etico fa parte del dna dell’azienda fin dalla sua nascita, vogliamo continuare a rappresentare un esempio positivo per tutta l’industria del caffè, perpetuando un modello di business sostenibile e basato su principi etici - ha affermato Andrea Illy, presidente illycaffè - l’inclusione per il decimo anno consecutivo nella lista delle società più etiche al mondo e la certificazione B-Corp che abbiamo ottenuto di recente, sono traguardi importanti per illycaffè, che ci ricordano quando sia fondamentale proiettarci in avanti e lavorare per raggiungere nuovi obiettivi, come la promozione di azioni in grado di mitigare gli impatti del cambiamento climatico e di condurci verso la carbon neutrality”.
“I leader di oggi nel comparto economico devono essere etici, responsabili e degni di fiducia per poter favorire un cambiamento positivo - ha affermato Timothy Erblich, amministratore delegato Ethisphere - continuiamo a trarre motivazione guardano alle società più etiche del mondo e all’impegno che esse profondono per l’integrità, la sostenibilità, la governance e il sociale. Congratulazioni a illycaffé per essere stata inserita tra le “World’s most ethical companies” per il decimo anno consecutivo”.
Basata sul Quoziente Etico di proprietà di Ethisphere, il processo di valutazione per “The World’s most ethical companies” include più di 200 domande sulla cultura, le pratiche sociali ed ambientali, le attività di etica e compliance, la governance, l’attenzione alla diversità, le iniziative a supporto di una forte value chain. Il processo rappresenta una struttura operativa che aiuta ad acquisire e codificare le pratiche principali delle aziende nel mondo.
Per il comparto food, nella lista, ci sono il colosso americano Adm, lo storica realtà del wine & beverage statunitense Brown-Forman, e ancora, sempre dagli Usa, la Kellog’s, passando per l’azienda tailandese Charoen Pokphand Group, e per la reltà messicana Gruppo Bimbo.
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