Raccontare le esperienze concrete delle aziende, dei distretti, dei produttori ma anche dei consumatori, nelle quali qualità è sinonimo di sostenibilità, ed insieme sono alla base della produzione delle eccellenze del gusto: lo farà “Taste”, il salone di Pitti Immagine dedicato alle tendenze della cultura food contemporanea e del kitchen lifestyle, che, con il tema “Zero spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente”, torna in presenza, a Firenze (Fortezza da Basso), con l’edizione n. 15, dal 26 al 28 marzo (per accogliere 450 aziende, con 120 nuovi ingressi, oltre 70 in più sull’ultima edizione nel 2019 alla Stazione Leopolda dove è nata la kermesse, ndr). E dove, per gourmet, addetti ai lavori e buyer, ci saranno il “Tour”, il percorso degustazione di prodotti dalla A alla Z, ed i “Tools”, ovvero gli attrezzi del mestiere, ed eventi dedicati al rispetto delle risorse, degli alimenti e del Pianeta, dentro e nel “FuoriDiTaste” in città. Di lotta allo spreco si parlerà quindi nei “Taste Talk” con la partecipazione di Last Minute Market, l’app Too Good To Go e la Onlus Banco Alimentare, e nei “Taste Ring” del “Gastronauta” Davide Paolini, l’ideatore di “Taste”, dalla produzione alla ristorazione, dalla distribuzione al consumatore, con le voci, tra le altre, di Oscar Farinetti, fondatore Eataly, Marco Porcato, ceo e founder di Cortilia, Riccardo Uleri, ad Longino & Cardenal, Alessio Badia, ad Postalmarket, degli chef Vito Mollica, Riccardo Monco e Paolo Lavezzini e dell’ambientalista Valeria Mosca.
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