Giugno è il mese del latte, alimento di vitale importanza nella dieta delle persone, dagli adolescenti agli anziani. E per raccontare e omaggiare questo prodotto è in arrivo anche in Italia “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, progetto promosso dal Settore Lattiero Caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea.
Saranno trenta giorni dedicati al latte, trenta modi per raccontarlo, con tanto di hashtag (#milkyjune) per non perdersi neanche un contributo: una vera e propria “staffetta” social per celebrare giugno, in tutto il mondo il mese dedicato al latte (una ricorrenza nata come National Milk Month nel 1937) e ai prodotti lattiero caseari. L’iniziativa prende il via domani, Giornata Mondiale del Latte, sul profilo Instagram del progetto @thinkmilk_tasteeu in collaborazione con ventisei “creators” che valorizzeranno il latte sia come prodotto in purezza che come ingrediente di innumerevoli ricette, con protagonisti i prodotti di stagione.
L’obiettivo è metterne in luce i benefici, le caratteristiche nutrizionali, la versatilità in cucina, le diverse tipologie disponibili fra cui scegliere, ma anche far riflettere su metodologie produttive, falsi miti e innovazione del prodotto e del settore, sempre più sostenibile. Dal lunedì al sabato si susseguiranno contribuiti originali, a firma di affermati food blogger e influencer come Daniela Vietri e Daniela Frisina, Gabriella Gasparini, volto noto anche in Tv o ancora Luca De Carli e Virginia Fabbri, già concorrenti di Masterchef. La domenica, verrà riproposto il best of della settimana. Sono trascorsi 85 anni dalla sua istituzione, ma lo slogan con cui il mese del latte è nato nel 1937 Keep Youthful - Drink Milk è quanto mai attuale.
Oltre al suo contributo per mantenersi giovani (in particolare giova alla salute dello scheletro) ma ci sono altri cinque buoni motivi per consumare latte e latticini tutto l’anno. Ad esempio, se confrontato con il latte di altri mammiferi, il latte vaccino è la fonte più ricca di calcio (119 mg/100 g), ma è un’ottima fonte anche di altri sali minerali quali potassio (150 mg/100 g), fosforo (93 mg/100 g) e sodio (50 mg/100 g). Il latte crudo (non trattato termicamente) contiene tutte le vitamine, tra cui le più rilevanti sono quelle del gruppo A e del gruppo B. Inoltre ha un alto potere saziante e, se assunto a colazione, aiuta a mangiare meno nei pasti successivi. Dal punto di vista nutrizionale, 100 ml di latte intero apportano circa 64 kcal (268 kJ) ripartite tra proteine, carboidrati e grassi. Parliamo poi di un prodotto sicuro: in Italia e nell’Unione Europea, grazie al moderno approccio “dal campo alla tavola” (“from farm to fork”), la qualità, la sicurezza e la tracciabilità del prodotto è garantita lungo tutta la filiera produttiva. Il latte e i suoi derivati sono considerati alimenti cardine della dieta mediterranea e per questa ragione la loro assunzione è fortemente consigliata, nell’ambito di una alimentazione bilanciata, per tutte le fasce di età.
Il primo giorno del mese di giugno è la data scelta dalla Fao nel 2001 per “celebrare” il latte, la bevanda-alimento che costituisce fin dalla prima infanzia la base della nutrizione quotidiana nel mondo. Il duplice obiettivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è quello di valorizzare a livello globale sia il prodotto in sé, sia il settore lattiero-caseario. Una ricorrenza celebrata anche dal Grana Padano, il formaggio Dop più consumato al mondo (5 milioni le forme prodotte nel 2021) che, per garantire le quattromila imprese lattiere della filiera, sostiene da anni il principio dell’equa correlazione tra il prezzo della materia prima, il latte appunto, e quello del prodotto al banco. Un principio che è stato nuovamente inserito nel Piano produttivo 2022-2024 approvato da tutti i consorziati.
“Il World Milk Day, oltre ad essere un momento in cui si esaltano le proprietà nutritive del latte e dei suoi derivati, dovrebbe essere anche un’occasione ulteriore per riflettere in termini economici e sociali sulla sostenibilità e sulla valorizzazione di questa preziosa materia prima - auspica il dg Consorzio di tutela Grana Padano, Stefano Berni - condividendo questi valori, non possiamo non evidenziare quanto facciamo per assicurare l’equa ripartizione del valore aggiunto del nostro formaggio. Un sistema produttivo sano, trasparente, rispettoso delle regole e orgoglioso della propria attività è reso possibile anche dall’equa distribuzione del valore e da una migliore correlazione con il prezzo del prodotto finito. Due elementi che hanno garantito negli ultimi anni una differenza media a favore del latte destinato a Grana Padano dell’8%. La valorizzazione del latte deriva quindi dalla sua destinazione e dall’indissolubile legame con il territorio e con la sua comunità”.
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