Punta sul mix di alta ospitalità, grande cucina e bellezza dei vigneti toscani, il nuovo Laqua Resorts della collezione di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo, fin dal nome. Si chiama infatti Laqua Vineyard, a Casanova delle Spinette, nel borgo etrusco di Casanova, nel comune di Terricciola tra Pisa e Volterra, il progetto dello chef pluristellato (con le due stelle Michelin del suo Villa Crespi, sul lago d’Orta, e una stella a testa per il Cannavacciuolo Bistrot di Torino e per il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot di Novara), che si lega al vino anche grazie al sodalizio con la cantina La Spinetta della famiglia Rivetti. 30 posti nel resort, ed un ristorante che può accogliere fino a 60/70 persone, pensato anche per gli eventi, i cardini del nuovo progetto, il quarto della collezione Laqua Resorts, dopo quelli Meta di Sorrento, Ticciano e il Lago d’Orta, ed il primo fuori dalla Campania, terra natale di Cannavacciuolo, e dal Piemonte, dove ha fatto fortuna.
“Siamo emozionati ed entusiasti di questo nuovo nato all’interno della Collezione Laqua Resorts. Abbiamo inaugurato questo brand e la sua nuova ospitalità, lo scorso anno e non ci sembra vero di poter portare anche in Toscana il nostro amore per l’accoglienza e la cucina, in un luogo così unico - affermano Cinzia e Antonino Cannavacciuolo - è la nostra prima volta al di fuori del Piemonte e della Campania, ma siamo certi che una destinazione come questa, così amata a livello nazionale e internazionale, con un grande potenziale, potrà essere per noi un patrimonio inestimabile da cui partire per guardare, insieme, al futuro”.
Il nuovo Laqua Vineyard, con 6 appartamenti (dove sorgerà anche l’area benessere e aprirà la piscina privata vista vigneti) accoglie al suo interno il primo Ristorante Cannavacciuolo Vineyard in Toscana che avrà anche un “social table” ed un “privè”, e vedrà ai fornelli l’executive chef Marco Suriano, formatosi all’interno del Relais Villa Crespi e con all’attivo diverse esperienze all’interno di alcune icone alberghiere. “In questa nuova venue, il ristorante di Antonino - spiega una nota - diventa anche un sodalizio tra arte culinaria ed enologia, nell’infinita storia d’amore tra cucina e vino. Il design dello spazio interno del Ristorante, creato dallo Studio lamatilde, desidera richiamare questo sodalizio e i protagonisti del luogo, il Rinoceronte della vicina Cantina Vinicola La Spinetta, e la Luna, mutuata dai bottoni dorati del marchio Cannavacciuolo”.
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