Aumento della popolazione mondiale, malnutrizione e malattie non trasmissibili (nei Paesi sottosviluppati e industrializzati), cambiamento climatico, scarsità d’acqua e desertificazione del suolo: sono solo alcune delle principali sfide che l’essere umano dovrà affrontare nel prossimo futuro, puntando su sistemi di produzione alimentare che rispettino la sostenibilità ambientale e sociale. In soccorso, arriva il Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cibo ed Antifrode - Ciban, frutto della collaborazione dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, di Giurisprudenza, di Management e di Veterinaria dell’Università di Torino, che propone un approccio multidisciplinare per rispondere alle attuali necessità e superare le sfide che il sistema del cibo ha di fronte.
A livello di policy internazionale, diversi sono gli esempi di azioni volte ad affrontare questi aspetti, come per esempio i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il programma Food2013 della Commissione Europea, e il Green Deal europeo, che mira a ridurre l’emissione di carbonio, senza ridurre la prosperità e migliorando la qualità della vita delle persone, attraverso aria e acqua più pulite, una salute migliore e un mondo naturale fiorente. Queste linee strategiche e programmatiche sono state recepite anche dal Ministero dell’Università e della Ricerca nella definizione delle priorità del Programma Nazionale delle Ricerche (PNR) per il periodo 2021-2027.
È in questo contesto che nasce il Ciban, struttura che racchiude tutte le competenze tecnico-scientifiche, socio-politiche e giuridiche in grado di affrontare correttamente la complessità dello scenario sopra descritto e tali da promuovere ricerca ed innovazione in ambito alimentare. Con molteplici scopi: creare un ecosistema territoriale, comprendente grandi gruppi, piccole e medie imprese e start up legate alla trasformazione industriale, ed altri attori rilevanti nel sistema del cibo e delle filiere collegate, al fine di sviluppare partnership capaci di condurre progetti strategici e attrarre finanziamenti pubblici e privati; rafforzare le azioni di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico dell’Università di Torino verso le imprese del settore agroalimentare, del sistema del cibo e antifrodi; favorire l’accesso alle attrezzature scientifiche delle Infrastrutture di Ricerca funzionali allo sviluppo di attività di ricerca per applicazioni rilevanti nell’industria, di interesse per il sistema delle imprese e finalizzate, in particolare, alla ricerca collaborativa; promuovere processi di incubazione ed accelerazione di start up innovative; sviluppare percorsi di formazione curriculare, professionalizzante e continua, volta al potenziamento delle competenze strategiche per il settore agro-alimentare anche in cooperazione con le aziende; aumentare la visibilità del comparto agro-alimentare attraverso la comunicazione e gestione di eventi di promozione; monitorare le proposte di normazione europea in materia agroalimentare e antifrodi al fine di elaborare e proporre le norme che tengano conto delle peculiarità dell’agricoltura italiana e dei prodotti agricoli italiani.
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