Una vera e propria icona della romanità, simbolo di un’Italia semplice e popolare che affonda le sue radici nella cultura contadina: la Sora Lella - al secolo Elena Fabrizi, sorella del grande Aldo - fu portata alla ribalta cinematografica negli anni Ottanta da Carlo Verdone ed è tuttora un personaggio amatissimo (oltre che protagonista di veri e propri “meme” della cultura di massa trasformatisi in GIF che tuttora impazzano sui social).
Ma la Sora Lella più che un attrice - non ha mai recitato se non la parte di sé stessa - fu una grande cuoca e ristoratrice, tanto da rendere celeberrima l’omonima insegna della trattoria storica sull’Isola Tiberina a Roma, oggi gestita dai suoi quattro nipoti. Proprio da loro, con l’aiuto di Francesca Barberini, nasce il primo libro sulla cucina romana di Sora Lella: “Annamo bene” (Giunti Editore), con una prefazione firmata proprio da Verdone. Un ricettario personale ma anche un volume ragionato che cerca di sistematizzare il sapere di una cucina, quella romana, che oggi vive una seconda giovinezza ed una popolarità mai vista prima. Le ricette, divise per capitoli e associate a diversi luoghi della città, riprendono tutte le tradizioni della cucina capitolina: quella giudaica, quella testaccina (o del quinto quarto) e quelle della campagna romana.
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