La siccità diffusa di quest'anno, abbattutasi sulle colture più disparate in un contesto di grossa difficoltà dei flussi commerciali, messi in crisi dalla guerra tra Russia e Ucraina, probabilmente metterà sotto pressione le forniture di mais, riso e bestiame, e porterà a un aumento dei prezzi delle materie prime agricole. Inoltre, sebbene finora ampiamente contenuti, i rischi legati al credito stanno aumentando, estendendosi a più settori della filiera agricola. Come se non bastasse, l'aumento del rischio di recessione limita la capacità delle aziende di compensare l'inflazione dei costi diretti di produzione dei prodotti alimentari e agricoli, trasferendo così i costi sui consumatori, che vedono minacciato il loro potere d'acquisto anche nei consumi essenziali e quotidiani. Così, l'inflazione dei prezzi al consumo e la volatilità dei costi diretti di produzione potrebbero diventare rischi di credito più diffusi per le aziende del settore agroalimentare e dei prodotti di consumo, specie se le future siccità si dovessero presentare in forma ancora più grave e in maniera più frequentemente. Ecco gli atout, emersi dal report di S&P Global Ratings, che ha analizzato l’impatto che la siccità potrebbe generare sul settore agricolo globale, influendo sulle forniture e sui prezzi delle materie prime agricole (qui la versione integrale del report)
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