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VINO E TERRITORIO

La cooperazione virtuosa continua a crescere. La case history di Cantina Kurtatsch, in Alto Adige

In 9 anni fatturato raddoppiato a parità di produzione, lavorando su valore, sostenibilità e varietà bordolesi. Andreas Kofler confermato presidente
ALTO ADIGE, COOPERAZIONE, CORTACCIA, vino, Italia
I vigneti di Cantina Kurtatsch (ph: Philipp Franceschini)

Oggi sono tante le cooperative del vino, un tempo considerate “centri di grandi produzioni in termini di soli numeri” per vini di basso prezzo e qualità, capaci di esprimere tanto prodotti di buona qualità da consumo quotidiano, quanto assolute eccellenze. E in questo senso, se il fenomeno è diffuso dal Nord al Sud, un territorio di cooperative di assoluto livello è quello dell’Alto Adige, dove tra tante case history celebri come San Michele Appiano, Cantina di Terlano, Girlan e non solo, si inserisce anche quella di Cantina Kurtatsch, che, anche grazie a tanti investimenti sul valore, sulle varietà bordolesi, e sul fronte della sostenibilità, che è un tema ambientale, ma anche economico e di passaggio generazionale, visto che 190 ettari di vigneto della cooperativa sono gestiti da 190 famiglie, una rete che permette la sopravvivenza delle piccole aziende agricole che costruiscono il mosaico socioeconomico e culturale di queste terre. E, così, la Cantina Kurtatsch (Cortaccia), con una crescita di fatturato del +27% nel 2022, chiude un ciclo importante, con il prezzo medio al litro aumentato del +73% negli ultimi 9 anni, e guarda al futuro, nel segno della continuità, confermata dalla rielezione alla presidenza di Andreas Kofler. La strada da perseguire, secondo il presidente della virtuosa cooperativa vitivinicola altoatesina, rimane quella intrapresa con il “Progetto 2027” e condivisa con i soci nel 2020: una promessa di impegno e obiettivi prefissati verso il miglioramento continuo per garantire un futuro sostenibile all’ambiente e alla società attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse.
“Una ricerca di qualità che parte dalla terra, dall’ascolto dei suoi bisogni e dal rispetto assoluto delle sue potenzialità: lo studio di un metodo di crescita che non si basi su sfruttamento e sovrapproduzione ma sull’aumento del valore senza compromessi”, spiega una nota.
I risultati sono evidenti: negli ultimi nove anni, il fatturato di Cantina Kurtatsch è passato da 5,3 a 11,1 milioni di euro, un aumento di valore del 110% con lo stesso volume di produzione. “Numeri così positivi non possono che renderci orgogliosi - dichiara Andreas Kofler - ed è una grande soddisfazione sapere che i soci della nostra cooperativa possono vedere i risultati del loro straordinario impegno e gioirne. Nel 2015 abbiamo stabilito con loro visioni e obiettivi iniziali con il progetto “Kgk 2020”, che abbiamo terminato con successo nel 2020. Abbiamo poi fissato i traguardi da raggiungere entro il 2027: possiamo dire che si sono già ottenuti ottimi risultati, soprattutto nell’aumento di valore della nostra produzione. Raddoppiare il fatturato senza dover chiedere un grappolo in più alle nostre vigne è il riflesso di un enorme salto di qualità”.
Le colonne portanti di questo aumento di valore? “Ovviamente, abbiamo impegnato le energie sullo sviluppo qualitativo dei nostri vini, ponendo particolare enfasi sulla linea Terroir - spiega Kofler - dal 2015, inoltre, abbiamo lavorato molto sul posizionamento nella distribuzione per essere presenti soprattutto nella fascia alta. Questo obiettivo è stato ampiamente raggiunto in alcuni mercati per noi importanti e strategici quali Stati Uniti, Svizzera, Germania e i Paesi del Benelux, e continueremo ad impegnarci per raggiungerlo in tutti i mercati”. Un lavoro di valorizzazione che, per essere convertito in posizionamento, deve avere inizio imprescindibilmente dalla terra. Nell’ultimo decennio, Cantina Kurtatsch ha orientato l’attenzione sulla ricerca e, grazie ad analisi specifiche del terreno e delle varietà ad esso collegate, ha sviluppato un approccio di “zona per zona, vino per vino” atto a creare le migliori condizioni possibili per la produzione di ogni etichetta, così da dare espressione al potenziale di ogni singola varietà rispettandone al contempo le caratteristiche ambientali di origine.
Dal 2014, questo approccio si è tradotto in un investimento nelle varietà bordolesi, con un’estensione dei vigneti di oltre il 65%. A Cortaccia, infatti, i terreni ripidi e più caldi esposti a sud est sono ideali per queste nobili varietà internazionali, grazie ad una totale esposizione al sole e all’ottimo drenaggio. Frutto di questa scelta due etichette icona che hanno confermato il valore crescente della produzione di Cantina Kurtatsch - Freienfeld Tres - sottolineando anche la prontezza della cantina cooperativa nei confronti delle sfide presentate dal cambiamento climatico”. Ovviamente, le sfide da affrontare non mancano mai. “Un tema su cui vogliamo sicuramente lavorare è l’indipendenza dall’energia e dalle materie prime - racconta Kofler - stiamo progettando un impianto fotovoltaico per generare da soli il 60-70% dell’elettricità, mentre per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico siamo già indipendenti da un secolo. Un’altra sfida è certamente la riduzione dell’impronta di CO2, che dobbiamo affrontare in modo ancora più intensivo per rendere la nostra produzione il più neutrale possibile. C’è ancora molto da fare, soprattutto nel sostegno agli associati e nell’assistenza alla coltivazione. In futuro, svilupperemo una sorta di società che possa aiutare i nostri soci, soprattutto i contadini più anziani e i soci più piccoli, a coltivare ancora meglio e in modo ancora più sostenibile”.

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