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NELLA FIRENZE DEL RINASCIMENTO

Il “Protagonista della Sala” by Jre e Marchesi Antinori è il giovane sommelier Federico Ambrosoli

La finale, nella cornice di Palazzo Antinori, ha visto protagonisti i migliori professionisti di sala della ristorazione italiana e WineNews in giuria

Federico Ambrosi, 22 anni, sommelier del ristorante Malga Panna di Moena: ecco il “Protagonista della Sala” per Jre-Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia e Marchesi Antinori, eletto nel contest di Jre-Italia dedicato ai migliori professionisti di sala della ristorazione italiana, ospitato, ieri, nella cornice di Palazzo Antinori, nel cuore della Firenze del Rinascimento, e frutto della decennale collaborazione tra la storica famiglia del vino italiano e la prestigiosa associazione che riunisce chef e personale di sala dei ristoranti più eleganti d’Europa. E, con WineNews, nella giuria di giornalisti che ha decretato il vincitore.
Il verdetto della finale andata in scena a Palazzo Antinori, tra i più illustri esempi di architettura rinascimentale italiana di proprietà della famiglia Antinori, da 26 generazioni nel vino, dall’entrata a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri nel Trecento ad oggi, come raccontano opere d’arte, oggetti di pregio ed arazzi che custodisce, ha sancito il vincitore tra 10 finalisti, sommelier e maître provenienti da ristoranti affiliati Jre di tutta Italia. Il percorso iniziato nel 2022, tra aprile e novembre, ha visto la partecipazione di 18 candidati provenienti da altrettanti ristoranti.
Dal Quintessenza di Trani, al Luigi Pomata di Cagliari, dal Daniel Canzian di Milano alla Leggenda dei Frati di Firenze, dal Sensi Ristorante di Amalfi, al Feel di Como. Tra i concorrenti è stata fatta una selezione dei 10 finalisti da una giuria imparziale composta dai clienti dei ristoranti.
Il vincitore del premio “Professionista della Sala” è Federico Ambrosi, di soli 22 anni, del ristorante Malga Panna di Moena, che si è aggiudicato anche il Premio per la categoria “tecnica”. Premio per la categoria “eleganza”, invece, ad Elisa Forlanelli del Feel, per la “simpatia” a Cristian Danese del 3 Quarti di Venezia, per la categoria “accoglienza” a Diego Guidi dell’Antica Osteria Magenes di Berate, e per la “personalità” ad Edoardo Albano del Quintessenza.
I vincitori si sono contraddistinti per bravura in alcune prove tecniche e sono stati valutati da tre giurie suddivise per tematica: la prima giuria ha esaminato una simulazione di un servizio di un ristorante con degli attori che hanno interpretato una vera e propria sit-com per mettere alla prova il candidato; la seconda giuria ha esaminato il menù e la conoscenza del cibo del concorrente; la terza giuria, infine, composta da giornalisti esperti di vino (tra cui il direttore WineNews Alessandro Regoli), ha interrogato il concorrente sulle sue competenze da sommelier, il suo percorso e il suo approccio all’abbinamento. I candidati hanno dunque affrontato tre prove, quella tecnica in cui è stato valutato un abbinamento cibo-vino, quella di accoglienza, simpatia ed eleganza in cui è stata valutata la capacità di fronteggiare le criticità, e quella per la personalità durante la quale la giuria ha valutato la performance nell’arte di saper comunicare il valore della sala.
Il prestigio di un ristorante passa anche da un personale di sala formato e competente, attento al dettaglio e al benessere degli ospiti. Nel caso del sommelier ci si trova davanti al vero e proprio “anello finale” della filiera del vino, colui che le bottiglie le racconta al cliente. Dunque, l’eccellenza non è sindacabile quando si parla di alta ristorazione. E da un’antica dimora-simbolo del saper fare impresa e valorizzare il territorio italiano come per Marchesi Antinori ed insieme un’associazione come Jre-Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia impegnata nel promuovere la ristorazione ed il professionismo di sala di qualità, nel segno di una partnership dalla quale sono nati tanti progetti culturali come “Commenti di gusto” nel 2013, “Tavola 25” nel 2018 e “Tavola Jre” nel 2020, che ha riportato l’attenzione alla ristorazione di alta qualità nella pandemia, la volontà non può che essere quella di fare del contest (l’edizione n. 1 si è svolta nel 2014, ndr) un appuntamento annuale di riferimento per il settore.

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