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VINO & RICONOSCIMENTI

Nei cinquanta anni del “Premio Angelo Betti-Benemeriti della Vitivinicoltura”, ecco i vincitori 2023

Dedicato al fondatore di “Vinitaly” è assegnato alle personalità che più hanno contribuito alla crescita del mondo del vino italiano

Dalla Famiglia Bosoni (Liguria) all’azienda Pantaleone di Federica Pantaleone (Marche), dall’azienda Colle di Maggio Wine Farm (Lazio) all’Agricola Calafata - Società Cooperativa Agricola Solidale (Toscana), dalla Cantina Scacciadiavoli della famiglia Pambuffetti (Umbria) a Chiara Soldati (Piemonte), da Andrea Franchetti (Sicilia) a Valerio Cescon (Veneto), da Andrea Ferraioli (Campania) a Camillo Zulli (Abruzzo), e, ancora, da Giuseppe Avigliano (Basilicata) a Paolo Ippolito (Calabria), da Roberto Monti (Emilia-Romagna) ad Alvaro Pecorari (Friuli Venezia Giulia), da Davide Lazzari (Lombardia) a Michele Lauriola (Molise), da Christine Mayr (Provincia Autonoma di Bolzano) a Maddalena Nardin (Provincia Autonoma di Trento), da Antonio Michele Coppi (Puglia) ad Antonello Pilloni (Sardegna) e a Giorgio Lale Murix (Valle d’Aosta): ecco i vincitori del “Premio Angelo Betti - Benemeriti della Vitivinicoltura 2023”, nato da un’idea di Angelo Betti nel 1973, e diventato, in 50 anni, celebrati nel 2023, uno dei riconoscimento più sentiti di “Vinitaly” perché assegnato da Veronafiere a coloro che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese.
“Angelo Betti è stato il padre fondatore del “Vinitaly” e l’inventore di molte iniziative di successo della Fiera di Verona - ha ricordato Federico Bricolo, presidente Veronafiere, consegnando i Premi a Verona, insieme all’ad Veronafiere Maurizio Danese - dedicare alla sua memoria un premio significa perpetuarne la memoria e attribuire alla sua figura il riconoscimento che merita nella lunga storia di Veronafiere”.
I nomi dei professionisti ed imprenditori premiati - riconosciuto seguendo le indicazioni degli Assessorati all’Agricoltura delle Regioni d’Italia - vanno ad arricchire un “Albo d’Oro” composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale.

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