Saranno più di 80 gli appuntamenti - tra incontri, eventi culturali, riflessioni sul cibo, degustazioni guidate, show cooking e spettacoli - che animeranno la “Festa Artusiana” a Forlimpopoli (24 giugno-2 luglio), cittadina natale del gastronomo Pellegrino Artusi, considerato il “padre” della cucina italiana. Giunta all’edizione n. 27, la festa vedrà il cibo al centro di tutto, con più di 30 ristoranti tipici dislocati nelle vie del centro, a cui si aggiungono stand di associazioni e città gemellate, insieme ai produttori tipici nell’area mercato. Ma il fil rouge 2023 sarà la solidarietà con il mondo agroalimentare della regione, all’indomani dell’alluvione che ha duramente colpito la Romagna, perché, come ha detto Carlo Petrini (Premio Artusi 2016), “la solidarietà passa anche per il cibo”.
Alla Festa Artusiana parteciperanno anche le cucine delle associazioni particolarmente impegnate nella fase emergenziale (come la Protezione Civile e la sezione dell’Associazione Alpini di Forlimpopoli) ed una cucina messa a disposizione ai ristoranti che sono momentaneamente chiusi a causa dell’alluvione, ma che desiderano dare il segno della loro presenza e della volontà di ripartire al più presto. Il cardine sarà Casa Artusi, centro di cultura gastronomica che valorizza l’opera del celebre gastronomo: qui il 24 giugno (ore 17.30), di scena il convegno “La cucina italiana e la candidatura Unesco”, alla presenza dei massimi studiosi della cultura gastronomica nazionale: al centro della giornata i temi della biodiversità e della sostenibilità, i due perni della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco, iniziativa che coinvolge anche a Forlimpopoli.
Sempre a Casa Artusi, tornano gli “Aperitivi a Corte di Casa Artusi”, insieme a narratori di storie, prodotti e progetti: si parte domenica 25 giugno con Luca Cesari, uno dei massimi storici della pizza, autore del libro “Storia della pizza da Napoli a Hollywwod”. Lunedì 26 giugno è la volta di Graziano Pozzetto, con il suo “Tonino Guerra, il cibo e l’infanzia. Noi continuiamo a mangiare i piatti della mamma”, martedì 27 giugno “Comunicare Artusi oggi”, con il lancio del nuovo sito di Casa Artusi e l’apertura del nuovo spazio polifunzionale. Martina Liverani, Debora Manetti e Francesco Canovaro presentano due nuovi progetti di comunicazione sull’Artusi. Mercoledì 27 giugno è la bicicletta al centro dell’aperitivo con Claudio Gregori, giovedì 28 giugno “L’Italiano del cibo: continuità e novità sulla lingua artusiana”. Il finale è dedicato all’incontro tra il Parmigiano Reggiano e il Gin Primo di Romagna (venerdì 30 giugno), mentre Giulia Ubaldi parla di antropologia del cibo (sabato 1 luglio). Ultimo atto con i Nocini di produzione casalinga a confronto (2 luglio). Sempre a proposito di riflessione sulla cucina d’oggi e al suo rapporto tra identità locale e globale, sono dedicate alcune serate in programma alla Chiesa del Carmine e in Piazza Fratti: domenica 25 protagonista il cuoco della Formula Uno Luigi Montanini; lunedì 26 Silvia Bernardini presenta, insieme alle colleghe dell’Università di Bologna, il progetto Gastrowiki sulla comunicazione online dell’enogastronomia romagnola; mercoledì 28 il primario di gastroenterologia Carlo Fabbri tratterà di benessere tra corpo e mente; venerdì 30 “Cosa mangeremo nel futuro” con Marco Della Rosa, docente dell’ateneo bolognese; sabato 1 luglio la lingua e le memoria cultural-gastronomica degli italiani all’estero con Anabela Ferreira dell’Università di Bologna. Martedì 27, giovedì 28 e domenica 2 sono previste tavole rotonde sui prodotti tipici a cura dell’associazione CheftoChef EmiliaRomagnaCuochi. Sempre all’Artusiana, ogni sera, la suggestiva corte della Rocca Ordelaffa ospita show cooking con importanti firme della cucina, grazie alla collaborazione con l’Associazione Cuochi Artusiani Forlì-Cesena e con l’associazione CheftoChef EmiliaRomagnaCuochi: protagonisti sono prestigiosi ristoranti e locali stellati che presentano al grande pubblico i segreti delle loro ricette e la cucina d’autore, che parte dalla valorizzazione dei prodotti regionali, elaborati con tecniche e tecnologie d’avanguardia, nel rispetto dell’assunto artusiano che invita a scegliere “sempre per materia prima roba della più fine”.
Ma la città natale dell’Artusi omaggia anche le Mariette di oggi: uomini o donne non fa differenza, l’importante è essere cuochi dilettanti animati dal sacro fuoco per i fornelli. Tutto questo è il “Premio Marietta”, il concorso nazionale promosso dal Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette, dedicato alla celebre governante del gastronomo, Marietta Sabbatini. Nella mattinata nella scuola di cucina di Casa Artusi si sfidano i finalisti provenienti da tutta Italia, con le loro ricette originali di un primo piatto ispirato alla cucina domestica dell’Artusi.
Forlimpopoli, insignita del titolo "Città del Formaggi" nel 2022, per la Festa Artusiana dedica una piazzetta agli incontri sui formaggi, grazie alla collaborazione con Onaf, l’Associazione Nazionale Assaggiatori Formaggi. Al centro degustazioni e narrazioni alla scoperta di territori italiani raccontati attraverso la loro cultura casearia, con tanti appuntamenti in programma. Per chi invece vuole fare due passi nella storia con il palato, l’invito è entrare tutte le sere al Museo Archeologico Nazionale “T. Aldini” di Forlimpopoli, dove ci si accomoda a un’ideale tavola nel mondo antico. La visita guidata porta alla scoperta dei cibi e dei modi di vivere la convivialità dalla Preistoria al Rinascimento, partendo dalle numerose anfore romane dal caratteristico fondo piatto, uniche nel loro genere e prodotte esclusivamente dalle fornaci di Forlimpopoli e destinate al trasporto del vino e dell’olio.
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