Le settimane che vanno dalla metà di settembre alla metà di ottobre sono quelle che, in ogni angolo del mondo, celebrano la birra. Una tradizione che affonda le proprie radici al 1810, quando si festeggiò il matrimonio tra il principe, e futuro re, Ludwig I di Baviera, con la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen. Da Monaco, dove ha aperto i battenti qualche giorno fa l’Oktoberfest, a Stoccarda, dove nel 1818 Guglielmo I, re di Württemberg, indisse una grande festa per alleviare il morale dei contadini che avevano perso il raccolto a causa del maltempo, dando così origine alla “Cannstatter Volksfest”. A Vienna si festeggia la “Wiener Kaiser Wiesn” (dal 21 settembre all’8 ottobre), a Trento (dal 15 settembre al 15 ottobre) va in scena l’“Oktoberfest Trento”, che ricorda Andrea Michele Dell’Armi, uno degli ideatori dell’Oktoberfest di Monaco di Baviera, Varsavia rende omaggio alle birre artigianali con il “Festiwal Piwa” (dal 18 al 21 ottobre) e Denver, in Usa, ospita il “Great American Beer Festival” (dal 21 al 23 settembre).
Non c’è momento dell’anno migliore, quindi, per fare qualche bilancio, con il mercato della birra che, secondo Statista, passerà dai 560 miliardi di dollari del 2021 agli oltre 750 miliardi del 2027 (+34%), con un tasso composto di crescita annuale del +5,44% e una crescita parallela nei volumi, che toccheranno i 189,30 miliardi di litri entro il 2027. Sul podio dei produttori si trova la Cina, dove viene generata la maggior parte delle entrate, pari a 125,6 miliardi di dollari nel 2023. A livello globale, la birra è la bevanda alcolica più consumata, rappresentando il 60% del volume totale del mercato. Indicativo della riscoperta delle abitudini tradizionalmente associate al suo consumo, dopo la parentesi pandemica, è il dato che mostra come entro il 2027, il 52% della spesa e il 33% dei consumi in volume nel mercato della birra saranno legati all’acquisto fuori casa, dai bar ai ristoranti.
In Italia, il mercato della birra fa da volano per la filiera agroalimentare, come emerge dall’ultima ricerca, realizzata da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork, che racconta i consumi di birra nell’horeca, secondo consumatori e professionisti del fuori casa. La birra è la bevanda di qualità più richiesta nei locali (59%), davanti alle bollicine (39%), al vino bianco (38%) e al vino rosso (34%). Secondo i dati del Report 2022 “Birra artigianale, filiera e mercati” by Unionbirrai, in Italia cresce anche il mercato delle birre artigianali, e secondo il Registro delle Imprese Cciaa, nel 2022 le realtà che producono birra in Italia erano diventate 1.326, occupando un totale di 9.612 addetti diretti, con una crescita sul 2015 del 104% in termini di birrifici e del 22% in termini di lavoratori.
Focus - La birra a tavola, secondo gli chef italiani
Sempre più protagonista dei consumi fuori casa, la birra ha ormai guadagnato un posto di rilievo anche sulle tavole. Abbinandosi, proprio come il vino e, sempre più spesso, con i cocktail, ai piatti dei grandi chef, in un incontro tra gusto e convivialità, tra prodotti di qualità, sperimentazione, colori e sapori. Lo chef Roberto Fimiani del “Rifugio Delicatessen” di Milano ha pensato ad un menu ad hoc per l’Oktoberfest 2023: come entrée Würstel bianchi Bavaresi di vitello con senape dolce e Brezel caldo; come primi piatti Tris Tirolese di Canederli agli spinaci, al formaggio e ravioli di spinaci con ripieno di Quark su cavolo cappuccio o “Spätzle” agli spinaci con speck cotto servito nel tegame; per finire, Gulasch di manzo alla tirolese con polenta morbida di Storo, Stinco di maiale affumicato (interno rosa) con patate tirolesi, crauti e senape oppure Tris di Würstel, würstel bianco, Meraner e Norimberga con patate tirolesi, crauti e senape. A coronare l’esperienza culinaria ci pensano una Weiss, oppure una IPA, per spalancare le porte alla vitalità e alla bellezza della festa della birra.
Chef Felice Lo Basso, una stella Michelin al “Felix Lo Basso Home&Restaurant” di Milano, propone, in accompagnamento alla Paulaner Münchner Hell, una tartare di manzo alla senape e sesamo tostato, purea di ortica e spuma di patate. Con la Paulaner Oktoberfestbier, invece, un tortello di porcini con un formaggio di malga, tartufo e chips di polenta. Per la Blanche de Bruxelles, Lo Basso opta per uno sgombro caramellato, servito con mandorla e caviale, mentre il maialino croccante con cavolo cappuccio al cumino e salsa Bernese alla senape accompagna la Urbock 23°. Infine, un tortino al cioccolato fondente con un cuore di crema alle ciliegie al porto e gelato al panpepato, da accostare alla Belgian Kriek alla ciliegia.
Lo chef Roberto Abbadati, consulente con la sua “Mix & Food”, propone, per accompagnare la Paulaner Weissbier, un tramezzino di pane nero con salmone affumicato, cream cheese, ravanelli, aneto fresco, gelatina di ribes rossi e insalatina. Al gusto deciso della Floreffe Triple abbina delle alette di pollo marinate nella birra, zenzero fresco, peperoncino fresco e lemon grass, poi arrostite in forno. Quindi, una ciabattina ai cereali con arista di maiale arrosto, Emmentaler, pomodoro cuore di bue, cetriolone, senape in grani e lattuga ad accompagnare una London Porter Beer. Ed ancora, il dessert, un maxi Cookie con pezzettoni di doppio cioccolato, fondente e al latte, e polvere di caffè, mentre si sorseggia una Stout Beer.
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