Dai tradizionali tortellini emiliani al Parmigiano Reggiano alla pasta al forno napoletana con la Mozzarella di bufala campana; dai canederli all’Asiago fino al Gorgonzola piccante con le Pere Abate, senza dimenticare la zuppa valpellinese con Fontina o il Grana Padano nel riso al salto. Ed ancora, il Caciocavallo silano nel timballo e il taleggio nelle pere ripiene, il pecorino toscano nelle ciambelline e l’immancabile Pecorino romano, il cui Consorzio ha ideato un ricettario da prendere come spunto per realizzare le ricette. L’Italia è un Paese dalla tradizione casearia ricchissima, da Nord a Sud è infatti possibile assaggiare prodotti unici e in grado di regalare anche uno “sprint” in più a tante ricette. Formaggi che stanno vivendo un “boom” in questo periodo con le Dop a trainare il comparto. Non a caso gli italiani spenderanno circa 400 milioni di euro per portare in tavola sulle 30.000 tonnellate di formaggi “tricolori” che si avviano a confermarsi il più amato prodotto alimentare dopo i dolci nel periodo delle feste. A dare le stime è l’Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp (Afidop), elaborando dati NielsenIQ sugli acquisti degli italiani nella Gdo. A fare da traino sono i grandi formaggi Dop italiani, Grana Padano e Parmigiano Reggiano in testa (+13% rispetto alle vendite medie del resto dell’anno) - tra i formaggi più consumati a Natale e amati soprattutto in pezzi interi (+33%) - ma anche Fontina a fette (+37%), Gorgonzola (+9%), a pari merito Taleggio e Asiago (+4%), seguiti da Pecorino Romano e Mozzarella di Bufala Campana.
Un trend, quello dei formaggi a Natale, che non conosce crisi fa notare Afidop: già nel 2022 erano sul podio dei prodotti preferiti delle feste, “con il 57% delle preferenze degli italiani, preceduti solo dai dolci natalizi (65%, dati NielsenIQ Christmas Study, “Unwrapping Europeans’ Holiday Outlook”, 2022)”. Un patrimonio tutto da esplorare, che conta 56 denominazioni da Nord a Sud del Paese, per 4,68 miliardi di euro di valore alla produzione e rappresenta il 59% del valore del cibo Dop, Igp e Sgt italiano. “Alimento irrinunciabile nelle tavole delle feste - dichiara Antonio Auricchio, presidente Afidop - protagonisti di ricette natalizie iconiche, i formaggi Dop rimangono un elemento chiave della tavola degli italiani e di quei 15,9 miliardi previsti per la spesa dedicata ad alimentari e bevande a dicembre (dati Confartigianato dicembre 2023)”. Un prodotto che diventa “un elemento immancabile nel paniere dei regali utili 2023 che saranno protagonisti in quasi quattro case su dieci (37%), in cui trovano spazio sotto l’albero anche i cesti enogastronomici. In particolar modo gli italiani prediligono i formaggi stagionati, consumati regolarmente dal 63%, almeno 3-4 giorni su 7 (ricerca Swg per Ferrari Giovanni Industria Casearia)”. Cresce, infatti, anche la tendenza del piatto di formaggi proposti “in purezza”, offerti in degustazione assieme a confetture, marmellate, mostarde o senape, che alle tavole di Natale portano eleganza e gourmandise: non a caso, spiega Afidop, vanno forte anche i formaggi “arricchiti” (+251%) e quelli elaborati con spezie (+8%): elaborazione dati NielsenIQ dicembre 2023.
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